La lampada del Sarasin*
Scendendo
dagli alpeggi del Monte Colombo, verso Talosio, un pastore trovò per terra una vecchia
lampada. |
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"Ha! Ha! Ha! Uh!
Uh!" piu strofinava e più qualcuno rideva.
"Ha! Ha! Ha! Smettila ti prego", la voce proveniva dalla parte
dell'armadio. Si avvicinò, e vide nascosto nell'ombra, un sarasin che
rideva come un matto.
"Quella lampada l'ho costruita io. Tu strofini lei, ma, il solletico lo
sento io. L'ho costruita con il metallo prezioso delle miniere di Vasario. Una
combinazione di oro e di rame. È magica, ed ora è tua. Hai la possibilità di
esaudire tre desideri, ma bada di sceglierli con cura perché saranno solo tre".
"Voglio che mia moglie muoia" disse l'uomo senza esitare. E così, detto
fatto, la moglie mori.
Ma quando arrivarono i parenti egli amici per il funerale e cominciarono ad
elencare tutte le buone qualità della donna, il pastore si pentì della scelta che aveva
fatto e chiese al folletto della lampada di riportarla in vita.
E così, detto fatto, la moglie tornò in vita.
Ora rimaneva un solo desiderio. Questa volta l'uomo era deciso a non sbagliare. Si mise a
pensare a lungo, chiese consiglio ad amici e parenti, al notaio di Pont, all'avvocato di
Cuorgnè, alla gente di passaggio, ma non riusciva a scegliere "Chiedi il
potere" gli dicevano. Ma cos'è il potere senza la salute, e la salute senza
l'amicizia, e l'amore?
Passarono gli anni, e l'uomo non riusciva a decidersi. Ne passarono tanti, finché l'uomo
mori.
Questo vuol dire, amici miei, che qui, intorno, c'è ancora una lampada magica e un sarasin
che aspetta una risposta.
Cercate bene intorno, nei coni d'ombra degli armadi.
Se la trovate potrete esprimere un desiderio. Potete fin d'ora cominciare a pensare qual
è il migliore dei desideri.
Ricordate però, di sceglierlo con cura, perché ne è rimasto solo uno.
Questa storia e` stata raccontata da Claudio
Zanotto Contino, Teatro delle trasmigrazioni, durante la sua permanenza a Ronco
Canavese avvenuta il 7-8 Agosto 1997,insieme con Geraldina la sommaire.