Palazzo a vela addio?

Il Palazzo a Vela, l'edificio che venne inaugurato per i festeggiamenti di Italia ’61 e considerato un’opera d’arte rischierebbe la ristrutturazione o forse addirittura la demolizione.
Chi ce lo segnala e` la figlia  di  Mario Capra, ai tempi responsabile della allora Ditta vetraria Osello Giuseppe (Valprato Soana). Alcuni mesi orsono, inviò a Specchio dei Tempi una calorosa esortazione, affinche tale gioiello dell'architettura torinese venisse risparmiato dalla pesante ristrutturazione o parziale demolizione. Fino ad oggi le autorita competenti, forse mettendosi una mano sulla coscienza, hannno pensato di lasciare l'edificio nella sua bellezza iniziale.
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Sperando che mantengano l'impegno, mettendo solamente in sicurezza la struttura e non modificandola completamente, pubblichiamo la lettera originale inviata a "Specchio dei tempi" .

 

Spettabile Specchio dei Tempi - La Stampa
Oggetto: Addio Palazzo a Vela 

Esprimo la mia disapprovazione ed il più profondo rammarico per la notizia divulgata di modificare le vetrate del Palazzo a Vela, edificio che venne inaugurato per i festeggiamenti di Italia ’61 e considerato un’opera d’arte.

Rammarico in quanto il sottoscritto, come responsabile della allora Ditta Osello, coadiuvato da quattro vetrai della Valle Soana (Viglino Rodolfo, Ughetti Carlo, Ughetti Giuseppe e Boetto Giovanni) lavorando dalle 7.00 del mattino fino alle 24.00 di sera (con brevi soste per pranzo e cena) riuscimmo in 20 giorni a terminare la vetratura con 2-3 giorni d’anticipo sulla data tassativa di consegna lavori.

Mi domando: è giusto che la proposta di modifica del Palazzo a Vela venga attuata, oppure si pensi ad una soluzione di sola manutenzione meno impattante e che non modifichi drasticamente questo gioiello architettonico?

Nella speranza che questo appello abbia riscontro, ringrazio la Vostra rubrica che permette di poter esprimere quello che più sta a cuore della nostra bella Torino.

Cordiali saluti.

Mario CAPRA