Sabato 22 settembre: Santa Messa al Monte Marzo
In seguito ad un articolo apparso sul settimanale “La Sentinella”, che annunciava la celebrazione di una S. Messa in occasione del 79°anniversario della posa della croce in cima al Monte Marzo, il "Monarca della Valchiusella", sabato 22 settembre, poco dopo le ore 5,30 del mattino, siamo partiti da Piamprato per raggiungere l’ambita vetta e partecipare a questa importante celebrazione. Anche se qualcuno sostiene che per raggiungere questa vetta dal versante Valsoanino si impieghino poco più di due ore, io a causa dei miei acciacchi e ad un periodo piuttosto difficile, ritenevo già sufficientemente appagante, senza ordine di tempo, raggiungere il luogo e assaporare ogni attimo delle emozioni lungo il percorso. Con una pila in mano e l’ombrello aperto, per ripararci dalla pioggia, siamo partiti, inoltrandoci sul sentiero del GTA, fendendo l’oscurità che ancora ricopriva ogni cosa. Con il procedere dei nostri passi e del giorno che stava avanzando per porgerci la sua nuova luce, sono riuscita a far comprendere anche a mio marito che non intendevo desistere da questo mio volere, perché per me raggiungere quella cima costituiva una grande sfida con me stessa e la sua riuscita un’ottima iniezione di ottimismo. Nel procedere sul sentiero che conduce al colle delle Oche ho notato con gioia che sono state risistemate le funi che permettono un procedere più agevole e sicuro. Mentre noi salivamo in modo sereno e tranquillo anche le ombre della notte iniziavano a cedere il posto alle prime luci del giorno. Ormai quasi nei pressi del Colle, voltandomi per osservare il vallone sottostante, mi sono accorta che le nuvole piene di pioggia erano ormai adagiate al di sotto di noi, la luce solare brillava su alcune vette lontane e, il miglior pittore di tutto il mondo, madre natura, aveva dipinto per noi in mezzo al cielo, un bellissimo arco con i colori dell’arcobaleno. In quel momento mi sono sentita la persona più ricca del mondo e ho ringraziato Dio per questo grande dono che mi stava offrendo. Penso che osservare il sorgere o lo spegnersi di un nuovo giorno dalla cima di un monte sia uno dei migliori privilegi che il destino ci possa concedere, ma purtroppo siamo ancora troppo pochi quelli che se ne rendono conto. Giunti al colle delle Oche mio marito avrebbe voluto farmi scendere un pochino nel versante della Valchiusella per poi salire lungo un sentiero più rimarcato fino alla vetta del monte, ma io, temendo di non giungere in tempo alla messa, con una certa dose di incoscienza, ho scelto di inerpicarmi lungo la cresta, superando dei punti che si addicevano di più ad esperti alpinisti capaci anche di procedere su roccia. Questo mio modo di procedere pur spaventando assai il mio compagno che mi guidava,mi ha regalato una quantità enorme di emozioni. Dieci minuti prima dell’inizio della messa siamo comunque giunti sulla cima dove ho potuto rivedere e salutare con gioia Don Matteo Somà che in passato fu anche parroco di Valprato Soana, mio paese natio, ed ora guida invece le comunità parrocchiali della Valchiusella, valle natia di mio marito. In vetta abbiamo trovato molti amici della Valchiusella e non solo ( circa 70 persone), che non vedevamo da tempo, con i quali abbiamo ricordato un pochino i momenti del passato ed evidenziato la bellezza e la fortuna di trovarsi tutti lassù dove le valli si intrecciano e si uniscono a creare queste meravigliose vette e dove le persone colgono solo la gioia e la bellezza della condivisione di questo paradiso. Poi è iniziata la S. messa e anche il sacerdote Don Matteo Somà ha ricordato le valli che lassù in quella punta si uniscono,la Valle Soana, La Valle D’Aosta e la Valchiusella e ha invitato tutti i presenti a ricordare e a pregare per tutti i defunti di queste vallate e principalmente quelli caduti in montagna. Al Termine della messa abbiamo salutato tutti con la promessa, speranza di ritrovarci ancora lassù il prossimo anno in occasione dell’80° anniversario della posa della croce.
Poi, con mio marito ho ripreso il cammino del ritorno. Abbiamo scelto di scendere sul versante del lago Santanel e la natura ci ha ancora regalato un’altra splendida visione: un gruppo di 7 stambecchi sembrava essersi messo in posa sopra un costone che aveva come magico sfondo proprio il lago Santanel. Ho cercato di catturare questa magnifica immagine per condividerne la bellezza con gli amici. Quando poi ci siamo fermati a pranzare nei pressi del lago Morto, un caldo sole brillava in alto ed illuminava il cielo azzurro. Dopo una pausa in cui abbiamo ancora assaporato e raccolto nei ricordi le magiche emozioni di questa bellissima giornata, abbiamo ripreso il cammino in discesa verso Piamprato. Infine, per chiudere in bellezza, giunti a Valprato, abbiamo cenato con gli amici della fantastica Pro-loco di Valprato, per terminare in allegria il periodo estivo in Valle Soana.
Ho voluto cercare di esprimere le sensazioni e le forti emozioni che in questa giornata ho conosciuto a riprova del mio solito motto, che ogni giornata in Valle Soana o in cima alle nostre meravigliose montagne, anche se può sembrare sempre uguale, è in realtà sempre diversa e ci regalerà sempre nuove emozioni se solo si imparerà a guardare anche con il cuore e non solo con gli occhi.
Un caro saluto a tutti da Rosella
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