Pont Canavese: il distributore di benzina restera’ in piazza Craveri di Marino Pasqualone

Rinnovata per 7 anni la concessione di occupazione del suolo pubblico
In cambio la proprieta’ paghera’ il rivestimento in pietra del muro al polo scolastico
(da IL RISVEGLIO POPOLARE del 4 luglio 2020)
PONT CANAVESE – L’unico distributore di carburante ancora esistente a Pont Canavese, ubicato nella centralissima piazza Craveri, rimarrà dov’è almeno per altri 7 anni: lo ha deciso la Giunta comunale, accogliendo favorevolmente la richiesta avanzata lo scorso 22 maggio dalla ditta Rete titolare dell’impianto, “ a fronte – come si legge sulla delibera – di un contributo per una serie di interventi di miglioramento di arredo urbano concordati con l’amministrazione comunale”.
La possibilità di una sua ricollocazione in un altro sito, liberando così la piazza principale del paese dalla sua presenza, sembra infatti sia definitivamente sfumata: “Nonostante le ripetute ricerche non è stato possibile rilocalizzare l’impianto di distribuzione carburanti in un altro sito del territorio comunale di Pont – si legge infatti nella richiesta di proroga dell’occupazione di suolo pubblico – a causa delle restrittive norme di sicurezza stradale e dei vincoli urbanistici e geologici gravanti sul Comune”.
“Consapevoli del notevole impatto visivo prodotto dall’impianto in oggetto nella piazza centrale del paese, completamente ristrutturata – si legge ancora nella richiesta avanzata al Comune dalla ditta – la società scrivente propone all’ente comunale, come già fatto in coincidenza della precedente proroga, di assumere l’onere economico ( 25 mila e 962 euro ) necessario per la realizzazione di opere di arredo urbano, precisamente dei lavori di muratura in pietra a rivestimento del muro di contenimento del nuovo polo scolastico di via Roma”.
Ovviamente in tale somma resterà compreso, per tutto il periodo della concessione, anche il canone annuo di occupazione del suolo pubblico del distributore di carburante.
“Altri soldi utilizzati per il polo scolastico che mancheranno nelle casse comunali durante i prossimi anni – annota a margine di questa decisione Massimo Motto, uno dei certi “sfidanti” dell’amministrazione Coppo alle ormai prossime elezioni comunali – Sicuramente si tratta di “scelte amministrative” per cui rimangono tali e insindacabili, ma almeno che i pontesi ne siano al corrente”.
D’altronde, in questo medioevo prossimo venturo verso cui ci sta trascinando la deriva fallimentare del turbo-consumismo e della globalizzazione economico-finanziaria, non c’è da stupirsi più di tanto se anche i Comuni inizino sempre più a rispolverare l’antica formula del “baratto”: modalità amministrativa più che legittima, ci mancherebbe, anche perché se poi sia meglio l’uovo oggi o la gallina domani resta un dilemma irrisolto dalla notte dei tempi.
Con il rischio però, se ci è concessa una battuta per restare in metafora, che continuando a “mangiarsi” le galline oggi, in un futuro più o meno lontano il pollaio resti purtroppo senza più uova da raccogliere.
Marino Pasqualone
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