Pont La festa di sant’antonio abate di Marino Pasqualone

Domenica scorsa, 18 gennaio, anche a Pont Canavese si è celebrata la festa di

San Antonio Abate, come da antica e consolidata tradizione patrono delle attività agricole e degli animali.
(da IL RISVEGLIO POPOLARE del 21 gennaio 2021)
Purtroppo quest’anno, a causa delle restrizioni dovute alle norme governative sul Covid, la
festa si è dovuta per forza di cose svolgere in tono minore, senza la presenza dei tradizionali priori e soprattutto monca del pranzo a cui partecipavano ogni anno numerosi allevatori, ma il Comune di Pont Canavese, ed in particolare l’assessore all’agricoltura Giovanni Costanzo, hanno voluto comunque in occasione di questa ricorrenza dare un segnale di speranza: “ È il primo anno che mi trovo a ricoprire il ruolo di assessore all’agricoltura del Comune di Pont – ha spiegato Costanzo – ed in questo periodo così difficile, pur nel limite delle regole imposte, mi è sembrato giusto non dimenticare questa cerimonia, sperando sia di buon auspicio per il futuro e che ci faccia ricordare quanto l’agricoltura sia importante per il nostro territorio”.
La manifestazione a cui ha comunque partecipato un buon gruppo coltivatori ed allevatori di Pont e dell’alto Canavese, presente anche il consigliere regionale della Lega Mauro Fava, è iniziata con la messa celebrata dal pievano don Aldo Vallero nella chiesa parrocchiale di San Costanzo, a cui ha fatto seguito la benedizione degli animali e poi di numerosi trattori, schierati in bella mostra su un lato di piazza Craveri: i mezzi agricoli hanno poi effettuato un festoso corteo per le strade del paese di fondovalle.
“ Un ringraziamento particolare a tutti gli agricoltori e allevatori presenti – ha aggiunto ancora in conclusione l’assessore Giovanni Costanzo – che con la loro passione portano avanti quest’attività che non conosce ferie, domeniche e non concede molti svaghi, ed alla sezione Coldiretti per la sua disponibilità”.
Marino Pasqualone