PONT: RIAPERTA LA STRADA PER SPARONE ALLE ROGGIE a cura di Marino Pasqualone

Dopo 115  giorni di chiusura per la frana – terminati i lavori urgenti

PONT CANAVESE –  Nella mattinata di venerdì 31 marzo, con ordinanza del commissario   prefettizio del Comune di Pont Canavese Paolo Cosseddu, è stata finalmente riaperta al transito la strada provinciale per Sparone in località Roggie, chiusa lo scorso 6 dicembre dopo la caduta di giganteschi massi dall’incombente collina su cui sorge la Torre Tellaria di Pont Canavese.

Finisce così, dopo 115 giorni, il “giro dell’oca” a cui erano obbligati gli automobilisti diretti o provenienti dalla valle dell’Orco, che per raggiungere il centro del paese di Pont si vedevano costretti a scendere fino alla rotonda stradale di Voira e poi risalire l’intera via Roma, allungando il tragitto “normale” di almeno un paio di chilometri, stessa cosa per il successivo rientro verso la valle Orco.

La settimana precedente la riapertura erano infatti state posate sulla parete rocciosa a valle del  Castlàs di Pont Canavese le reti a protezione della chiesa e della strada in località Roggie, nel primo tratto comunale e poi provinciale, a conclusione della prima tranche di lavori urgenti di messa in sicurezza del versante roccioso dopo la frana di inizio dicembre che aveva danneggiato seriamente la sottostante chiesetta.

Erano quindi partiti fin da subito i lavori necessari per poter garantire la riapertura in sicurezza della strada per la valle Orco, e nella relazione tecnica datata 29 marzo del geologo incaricato Daniele Chiuminatto il medesimo ha comunicato che “sulla base dei lavori sinora realizzati (fase A e fase B) si possono considerare risolte le criticità connesse con il fenomeno di crollo avvenuto il 6/12/2022 e che tali interventi contribuiscano radicalmente alla messa in sicurezza di questa porzione di versante”.

Anche se, in riferimento ai contenuti della precedente relazione tecnica dello scorso 17 gennaio redatta dallo stesso geologo, si sottolinea che “per la totale mitigazione del rischio connesso a possibili fenomeni di crollo dalla porzione di versante in oggetto, sia raccomandabile anche la realizzazione degli interventi previsti nell’ambito della fase C, cui si darà corso a breve”.

Il complesso intervento sul movimento franoso dalla collina della Torre Tellaria è stato infatti diviso in tre parti: le prime due, già realizzate, riguardavano i lavori di somma urgenza (fase A e B) realizzati dalla ditta Alpi Vert, del costo di circa 88 mila euro, mentre gli ulteriori lavori necessari per la definitiva stabilizzazione del versante comporteranno un’ulteriore spesa complessiva prevista in oltre 100 mila euro.

                                                                                                          Marino Pasqualone