Ronco: E’ gia pronta la nuova giunta comunale a cura di Marino Pasqualone

Presentata sabato nel primo Consiglio Comunale della nuova Amministrazione

( da IL RISVEGLIO POPOLARE del 14 ottobre 2021 )
RONCO CANAVESE – Pronti, via: a soli cinque giorni dalle elezioni amministrative, che hanno visto la nettissima e peraltro ampiamente prevista vittoria, con 176 voti contro i soli 33 della compagine concorrente, della lista guidata da Lorenzo Giacomino (per 5 anni vicesindaco nell’amministrazione uscente di Danilo Crosasso), è già pronta ed operativa la nuova Giunta comunale di Ronco Canavese.
Sabato scorso, 9 ottobre, si è infatti svolto il primo consiglio comunale nel principale paese della valle Soana, nel corso del quale è stata comunicata la composizione della nuova Giunta, che vede come vicesindaco Eric Cucciatti e come assessore Letizia Danna, i quali sono stati i candidati al consiglio comunale più votati della lista vincente “Plo pais Ronc de deman” ,rispettivamente con 33 voti Danna e 26 Cucciatti.
Si tratta quindi di una vera e propria “rivoluzione giovane” quella di Ronco, che vede una Giunta composta tutta da persone con meno di trent’anni: 25 il sindaco Lorenzo Giacomino, 29 il vicesindaco Eric Cucciatti e 24 l’assessore Letizia Danna, mentre tra i consiglieri eletti in maggioranza spicca il giovanissimo Fabio Carraro di soli 20 anni.
Gli altri componenti del consiglio comunale nella lista di maggioranza sono Maria Elena Anselmo, Aldo Giovanni Costa, Mario Salemi e Maurizio Savin.
Per la minoranza, che comunque ben difficilmente sarà una vera “opposizione” in quanto fin dal suo nome, “Esembio” (Insieme), denotava la sua volontà di collaborare strettamente con l’altra lista, è stata eletta la candidata a sindaco Roberta Valentina Recrosio (che nel precedente consiglio faceva parte della maggioranza come Giacomino) con Maria Maddalena Peretti e Danilo Viglino.
Escono invece di scena dopo un lungo periodo di impegno come amministratori comunali, oltre all’ex-sindaco per 15 anni di Ronco (e prima ancora per quasi altrettanti alla guida del vicino Comune di Valprato Soana) Danilo Crosasso, anche Maria Gabriella Stefano, insegnante in pensione e da sempre attiva animatrice della lingua e cultura francoprovenzale e delle tradizioni della valle Soana, e l’ex-assessore Maria Giovanna Aimonetto.
Tra i principali obiettivi della nuova amministrazione comunale di Ronco c’è una lotta senza quartiere allo spopolamento, che anche qui, in quello che viene giustamente considerato il “capoluogo” della valle alto canavesana, nell’ultimo secolo ha colpito in modo durissimo: dal massimo storico di ben 3 mila e 240 abitanti del 1911, ma anche dagli ancora mille e seicento residenti del 1960, si è scesi ai trecento attuali, e di conseguenza hanno chiuso i battenti innumerevoli negozi, bar e ristoranti che un tempo rendevano Ronco una paese molto più vivo e vitale, e non solo nella fugace e sempre troppo breve stagione estiva.
Quali potrebbero essere le soluzioni per cercare di invertire questa tendenza, è stato lo stesso neosindaco Lorenzo Giacomino ad illustrarle presentando il programma elettorale della sua lista: “L’orizzonte che sogniamo è quello di una valle come la nostra in cui sia un pò meno difficile vivere, in cui ci siano le condizioni per permettere l’abitabilità del territorio, in cui vengano accolte le scelte di vita di chi crede che si possa di nuovo vivere a mille metri di quota”.
“Con l’Unione Montana, con tutti i Comuni delle valli, nostra e limitrofe, ma anche con il Canavese e le sue città, noi proponiamo un patto – aggiunge ancora il nuovo sindaco di Ronco – rispettino e capiscano la montagna, riconoscano il ruolo ambientale che gioca a loro favore. E che la montagna presidiata, vissuta, animata da imprese, a Ronco e in tutte le Alpi, è una straordinaria grandissima risorsa per il Canavese, per Ivrea come per Torino”.
“Nessuno ha la bacchetta magica, ma credo che Ronco abbia preso una buona strada che va proseguita – conclude Lorenzo Giacomino – Sotto i nostri piedi abbiamo la risorsa più straordinaria, le nostre montagne, sta a noi crederci”. Marino Pasqualone