Il nostro gruppo editoriale prosegue il servizio e cerca soluzioni: l’unico punto vendita
della Valle Soana serve tre comuni.
Quotidiani e riviste continueranno a raggiungere i lettori della Valle Soana. Scongiurato, almeno per un po’, lo stop al servizio che avrebbe lasciato l’unica edicola della vallata, a Ronco Canavese, senza un servizio essenziale. La buona notizia è stata annunciata ieri dal Comune di Ronco.
«A giugno eravamo intervenuti insieme al gruppo editoriale Gedi e avevamo ottenuto una proroga al termine per la sospensione del servizio a fine settembre. Nelle scorse settimane ci siamo attivati e ieri mattina, grazie all’impegno di tutte le parti in causa, è arrivata la notizia che la sospensione del servizio sarà ulteriormente prorogata sino a nuove comunicazioni».
Il problema della distribuzione di quotidiani, settimanali e periodici nelle aree periferiche di montagna interessa diverse zone del Piemonte e sarà affrontato, entro la fine dell’anno, nella sua interezza, in modo da trovare soluzioni strutturali «che non producano cittadini di serie A e di serie B».
Una doccia gelata
Il distributore che si occupa di portare i giornali in giro per la provincia, aveva annunciato che dal 18 giugno avrebbe sospeso il servizio a Ronco in quanto difficile da raggiungere e lontano dai normali canali distributivi. Una doccia gelata per la titolare dell’unica edicola, Cristina Maestripieri, che ha chiesto immediatamente l’intervento dei sindaci della zona: Lorenzo Giacomino per Ronco, Igor De Santis per Ingria e Francesco Bozzato per Valprato Soana. La mobilitazione delle amministrazioni pubbliche è stata fondamentale. Anche perché l’edicola di Ronco, negli anni, è diventata un servizio sociale per gli abitanti della montagna. Perderla in via definitiva significherebbe privare i tre Comuni di un servizio fondamentale.
Una valle che si ripopola in estate
In Valle Soana abitano stabilmente circa 450 persone. D’estate, però, i tre paesi moltiplicano la popolazione e si riempiono di villeggianti (molti dei quali francesi che tornano alla terra d’origine). Una sola stagione, a quanto pare, non basta a giustificare i costi per portare i giornali fin lassù. Per questo serviranno soluzioni strutturali per evitare che il problema si riproponga nei prossimi mesi. Fin qui le soluzioni alternative si sono rivelate quasi impossibili da gestire, sia dal punto di vista logistico che economico. Compresa quella di una «base» a Pont, alla prima edicola utile, dove da Ronco l’edicolante sarebbe dovuta scendere almeno due volte al giorno per portare in valle i giornali e i resi. Trenta chilometri a viaggio di salite, discese e tornanti.