Sparone: Ims, nuovo incontro sul futuro dei 341 di Ornella De Paoli

Ancora nulla di definitivo per la Ims di Sparone.
tratto dalla Sentinella del Canavese
L’operazione di salvataggio dell’Industria metalmeccanica sparonese sta procedendo a piccoli passi: dopo gli incontri delle passate settimane, giovedì 5 febbraio i rappresentanti delle aziende coinvolte, dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali si sono ritrovati nella sede di Confindustria Canavese, ad Ivrea, per discutere il futuro dei 341 dipendenti impiegati negli stabilimenti Ims di Sparone e di Druento. Quello di giovedì non è stato l’ultimo incontro, poiché un altro è in programma fra quindici giorni. Sul tavolo delle trattative, il passaggio di 75 lavoratori dalla Ims alla Itl-Oma (azienda del gruppo Pepe, come l’Ims) e di altri 250 lavoratori alla Mtb,società del gruppo Tiberina di Perugia che affitterà un ramo dell’azienda sparonese. Restano fuori da questa operazione 16 dipendenti, che dovrebbero rimanere in capo a Ims, per i quali, però, la Fiom chiede un’altra collocazione. «Devono trovare anch’essi un inserimento nei passaggi, affinché vengano garantiti tutti i 341 posti di lavoro – afferma la Fiom Cgil in un comunicato sindacale diffuso all’indomani dell’incontro -. Dopo aver discusso nel merito dei tempi di definizione con Oma e poi con Mtb, si è nuovamente ribadito che, se non si definisce e conclude la procedura che prevede il passaggio dei lavoratori in capo ad Oma, non c’è la possibilità di discutere ulteriormente con Mtb per i restanti lavoratori». Nei prossimi quindici giorni Ims discuterà con Fiat,suo principale cliente, le commesse che andranno a Oma e a Mtb e nel frattempo, nello stabilimento dell’azienda di Leinì verranno discusse le modalità di passaggio dei lavoratori da Ims a Oma. «Non può esserci intesa se non ci saranno le garanzie per tutti i lavoratori – ribadisce la Fiom Cgil -. Manterremo alta l’attenzione, poiché deve essere garantito il mantenimento degli attuali siti produttivi con le attuali produzioni». (o.d.p.)