VALLI ORCO E SOANA: MONTAGNE SENZA NEVE di Marino Pasqualone

Un striscia bianca di neve artificiale in mezzo ad una montagna brulla immersa in un autunno senza fine: è questo il paesaggio che si può osservare salendo a Piamprato, in alta valle Soana, ma che per molti versi è identico anche nelle altre valli dell’alto Canavese ed in una buona fetta dell’intero arco alpino.
Una montagna “affamata” di turisti che aspetta l’inverno, la neve ed anche il freddo che, però, sembrano giocare a rimpiattino e non arrivare mai: ormai è quasi sicuro che almeno il “ponte” di Natale non regalerà nulla dal cielo, ed alcune previsioni azzardano che anche Capodanno potrebbe mancare l’appuntamento con la tanto attesa prima seria nevicata della stagione.
Intanto cresce il pericolo incendi boschivi, che nelle vicine alte valli Sacra e Chiusella hanno già divorati pascoli e boschi, ma che per ora hanno risparmiato le vallate tra l’Orco e la Soana.
E mentre ai mille e 500 metri di Piamprato, grazie alla neve artificiale e salvo ulteriori rialzi anomali delle temperature, nel periodo delle vacanze natalizie rimarrà aperto almeno il tapis roulant del “Baby snow park”, ed anche a Ceresole Reale sono entrati in funzione la pista di fondo e quella di pattinaggio, i meteorologi avvertono che inverni secchi e “caldi” (soprattutto in quota) come questo rischiano di diventare in futuro la norma e, come è stato sottolineato nel corso di in un recente convegno ad Aosta, nella vicina Svizzera sembra non si effettueranno più nuovi investimenti sulle sciovie al di sotto dei 2.000 metri di quota.
Prima il drammatico spopolamento degli ultimi 50 anni e, adesso, gli sconvolgimenti climatici a cavallo del nuovo millennio, hanno dunque cambiato radicalmente il volto delle montagne valligiane: non tenerne in dovuto conto al momento di decidere dove e come investire le (poche) risorse pubbliche ancora disponibili, rischia quindi di essere un errore fatale per ogni speranza di costruire un nuovo possibile e, soprattutto, sostenibile futuro per le nostre terre alte.
( da IL RISVEGLIO POPOLARE del 24 dicembre 2015 ) di Marino Pasqualone
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