Comune di Ingria - Commune
de Ingria (Fr)
Posto ad una altitudine di 827 metri,
immersa nel verde dei suoi castagneti, Ingria e` il primo comune che si incontra risalendo
la Val Soana. Percorrendo la strada che sale da Pont Canavese, si incontra la frazione di
Stroba, primo balcone spettacolare sul torrente Soana, quindi
Frailino dove si apre il pittoresco Vallone di Codebiollo o di Verdassa, ricco di
mulattiere che si snodano fra i boschi, corsi d'acqua e caratteristiche borgate, quali
Bettassa, Beirasso e Querio.
Proseguendo, si giunge poi a Belvedere, una frazione posta in ottima posizione panoramica
a valle del capoluogo.
Dal centro di Ingria quindi, si possano raggiungere le frazioni di Rivoira e
Camprovardo,oppure proseguire verso le belle frazioni di Pasturera e Reverso . Mombianco e Salsa, sorgono invece poco più in
basso, verso Ronco, sulla sinistra orografica del Soana.
Partendo da Ingria si potranno scegliere innumerevoli passeggiate sia
visitando le belle frazioni, sia compiendo escursioni un poco più impegnative in quota.
A Camprovardo si possono osservare alcune caratteristiche abitazioni di tre o
quattro piani collegate tra loro da scale esterne di legno oltre che una bella
fontana datata 1858. Pasturera presenta invece interessanti casolari la cui
architettura, caratterizzata da archi in pietra a tutto sesto, sembra risalire
all'Ottocento o addirittura, al secolo precedente; inoltre,una vecchia fontana rinomata
per la purezza e leggerezza della sua acqua.
Altri itinerario particolarmente interessante è quello che si snoda lungo il
suggestivo Vallone di Codebiollo o di Verdassa . Partendo alla frazione di Frailino, si
imbocca una mulattiera che scende verso il Soana,attraversa il torrente
su una passerella, e proseguendo il cammino conduce dapprima nella frazione
Bettassa, dalle tipiche abitazioni alpestri, nei pressi della quale sorge la cappella di Santa Liberata, eretta nel 1764. Continuando a salire si
arriva a Beirasso (m. 1025), antica borgata ormai deserta.
Risalendo il vallone è possibile raggiungere il Lago della Mionda e magari
proseguire sino ai Laghi di Canaussa, specchi blu a poca
distanza dai quali, volendo, si può scendere nel vallone di Tiglietto.
Oltre alla bellezza del paesaggio, ciò che colpisce maggiormente percorrendo questi
luoghi è la tenacia dei loro abitanti, che sono riusciti ad edificare le proprie case e
borgate su cime scoscese, "rubando" piccoli spazi coltivati alla roccia.
Il terreno comunque poco remunerativo per l'agricoltura, costituisce la
principale spiegazione al fatto che in passato, molti valligiani divenissero magnin
, vetrai ed arrotini intraprendendo attività itineranti specie durante
la stagione invernale.