Sulle montangne della Val Soana, così scriveva
Francesco Farina, noto Maestro in Val Soana intorno al 1920…
E poiché le montagne, da allora, sono veramente poco cambiate, mi piace citare parte della sua introduzione ai monti della val Soana:
E veniamo ai monti della Val Soana, alle belle cime che , se per elevatezza non meritano di essere annoverate fra le altissime, presentano pero’ aspetti magnifici e panorami incantevoli.
Dalla Torre di Lavina, la più bella delle cima della Val Soana (3308 m) , si distaccano tre catene: una centrale con direzione SE che con la cima del Cavallo (2935m) e M. Tressi (2865 m) giunge alla cima Fer (2621m) e scende sopra il cimitero di Ronco , dividendo la Val di Forzo da quella di Campiglia, Valprato e Ronco; un’altra con grande arco verso NE per la Bocchetta del Rancio, cima Miserin (3004 m), Cima Peradzà (3023 m), Rosa dei Banchi (3164 m), M. Marzo (2755 m), M Goiassa (2670 m), M. Giavino (2765 m), Cima di Pal (2494 m), Punta Verzel (2405 m ) e Punta Quinzeina (2344 m) scende a Pont per Frassinetto, separando la Val Soana dalla valle di Champorcher sino al Monte Marzo e dalla Valchiusella sino alla punta del Verzel; una terza dirigendosi prima verso SO per il Monveso (3322 m), punta delle Sengie (3408m),e Ghiacciaio di Ciardoney e quindi verso SE per la grand’Uja di Ciardoney (3332 m), Monte Gialin (3270 m),
M. Cimur (3167 m), M. Colombo (2848 m), Punta Vallone (2479 m), Cima Loit (2035 m),e monte di Pont (1879 m – Arbella) scende pure a Pont Canavese, quasi ad unirsi coll’altra catena dalla quale e` divisa per il passagggio del Soana. Questa terza catena divide la Val Soana dalla Valle di Cogne sino al Ghiacciaio di Ciardoney e dalla Valle dell’Orco sino a Pont Canavese.
L’aspetto generale è così di un grande triangolo col vertice in Pont e la base nella catena che separa la Val Soana da quella di Cogne e di Champorcher…
