Votare mettendo una croce! di Giorgio Cortese

Quando andiamo a votare esprimiamo la nostra preferenza mettendo una croce sul simbolo del partito o lista civica alla quale diamo il nostro voto. Ma in quanti significati assume la parola croce? Ad occhio e croce , tanti! Il modo di dire occhio e croce per esempio è nato per indicare una cosa fatta in modo non preciso e deriva dagli antichi tessitori. E allora mettiamoci una croce sopra, ovviamente in senso figurato, un modo di dire per considerare chiuso un argomento e per non tornarci più sopra. Questa frase, dunque, è nota a tutti. Pochi però, forse, sanno che l’espressione è presa in prestito dai registri contabili. Si riferisce all’usanza che avevano gli antichi romani di mettere, nei libri contabili, una croce accanto ad un credito che non avrebbero potuto mai più riscuotere. Da annotare anche l’ipotesi che fanno alcuni autori secondo i quali l’espressione richiama il segno della croce che fanno i sacerdoti quando danno l’estremo saluto a un defunto. Di significato affine e di origine intuitiva la locuzione “metterci una pietra sopra”: fa pensare, naturalmente, a una pietra con la quale si chiude definitivamente un sepolcro. Forse nel parlare di questa parola ho abbracciato una croce, che significa dedicarmi a questo compito con spirito di sacrificio, visto che di modi dire c’è ne sono pochini con la parola croce. Ma per favore non datemi la croce addosso, che in modo popolare per dire quando si perseguita qualcuno, soprattutto se incolpevole, con azioni continuate o insistenti e poi farmi apparire colpevole agli occhi degli altri. La frase allude alla croce di cui fu caricato Gesù per esservi poi crocifisso. Ma per favore non fate una croce sopra, nel considerare finito e concluso, da dimenticare per sempre, questo argomento. E pensare che la croce in matematica è il segno grafico costituito da due linee che si intersecano nel loro punto medio, ed in araldica viene detta anche pezza onorevole di primo ordine costituita dall’unione di un palo e di una fascia. Forse non sapete che la famosa croce di sant’Andrea in latino crux decussata oltre ad essere un tipo di croce con i bracci posti in diagonale, “ a X”, che segnala i passaggi a livello ma anche dato che in tale maniera avvenne per il martirio di Sant’Andrea Apostolo era anche uno strumento di pena per i cristiani durante le persecuzioni. In araldica tale forma prende il nome di decusse. Tra i simboli più conosciuti, la bandiera scozzese e una curiosità, la croce di Sant’Andrea è anche un metodo di calcolo usato in chimica, relativo a modifiche di concentrazioni che si vogliono realizzare nelle miscele. Beh tralasciando il gesto religioso di farmi il segno di croce, scusate se ho parlato con tre parole in croce ma ho l’impressione che dopo che votiamo finiscono le belle promesse elettorali e la croce c’è la fanno portare a tutti noi da chi è stato eletto anche se non li ho votati! E allora stiamo noi cittadini in croce fino alla prossima tornata elettorale, ma questo è il bello della democrazia, nostra croce e delizia
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