a cura di Fulvio Conta
Una valle solitaria, direi antica, dove stranamente vanno convergendo gli interessi degli arrampicatori di oggi, alla ricerca non tanto di montagne famose ma soprattutto di nuovi campi di attività per potersi esprimere sia su roccia che su ghiaccio.
Così scriveva Giancarlo Grassi, vero precursore di questa disciplina, negli anni ‘ 80, introducendo la Val Soana nel suo libro “Il ghiaccio dell’ovest”, che tuttora costituisce un vero riferimento per questa questa attività. Ora, che Giancarlo prematuramente ci ha lasciati, ritornando in Val Soana, constato ancora con piacere che tutto è rimasto intatto come allora.
La Val Soana è rimasta suggestiva e selvaggia e con un pizzico di fantasia si possono forse ancora scoprire piccoli angoli di paradiso in un luogo ancora oggi trascurato dal turismo di massa.
L’anfiteatro di Forzo, con le sue suggestive colate di ghiaccio, rappresenta un terreno ideale per chi vuole avvicinarsi a questa disciplina ed anche se molto è stato scoperto e salito, altrettanto
resta da fare.
La bibliografia delle cascate della Val Soana è fondamentalmente tratta dal libro della Guida alpina Giancarlo Grassi, vero precursore di questa disciplina, ricercatore e spesso primo salitore di molte cascate delle vallate piemontesi. Chi volesse dunque ragguagli sulle cascate della nostra valle, ma comunque dell’intero arco alpino Piemontese, potrà documentarsi cercando nelle migliori librerie, il libro di Giancarlo Grassi: Ghiaccio dell’Ovest
