Università rurale

a cura di Gabriella Stefano
Nello scorso mese di settembre, presso le suggestive località alpine della Val Soana, in provincia di Torino, si è tenuto un evento di respiro europeo. In occasione della quinta sessione plenaria dell’Università rurale europea (Ure); 200 congressisti, provenienti da vari stati, si sono dati appuntamento a Campiglia, nel comune di Valprato Soana, per discutere sul tema: L’educazione lungo tutto l‘arco della vita nel mondo rurale, partecipazione,cultura e sviluppo.
La manifestazione, che si è svolta sotto l’alto patronato del presidente della repubblica e col patrocinio del presidente del consiglio dei ministri e di numerosi ministri, è stata possibile grazie ai contributi di regione, provincia, comunità montana, Comuni della valle, Ue e altri enti.I dibattiti hanno riguardato diversi argomenti: dal ruolo della donna nello sviluppo delle realtà locali, alla possibilità di integrare nuove tecnologie nei contesti rurali, alla valorizzazione del patrimonio architettonico.

A cinque anni esatti dall’alluvione che l’aveva devastata, la Val Soana ha avuto la grande occasione di porsi all’attenzione dell’Europa e ha potuto presentare i propri programmi di sviluppo. Chi vive in montagna auspica infatti che questa sessione non sia stata un episodio sporadico, ma sia l’inizio della rinascita di una comunità messa in ginocchio dalla mancanza di lavoro, con conseguente abbandono del territorio, e dal l’alluvione del settembre ’93.


Oggi, a distanza di alcuni mesi dalla sessione dell’Ure, si puo’ dire che la VaI Soana ha già ottenuto i primi successi: a VaIprato saranno la sede italiana dell’Ure e un centro telematico collegato con i vari stati europei, che permetterebbe di uscire dall’attuale situazione di marginalità e diventare un importante punto di riferimento. lnoltre è stato accettato che un valsoanese entri a fare par te del comitato di pilotaggio dell’Ure (per due anni è stato scelto il sindaco di Valprato), Danilo Crosasso. Altri progetti stanno per realizzarsi: la creazione di un giardino botanico a Campiglia, una pista di fondo e una pista di pattinaggio a Piamprato, il recupero della fucina del rame di Ronco (altre idee ambiziose potrebbero venire realizzate nei prossimi anni). Soddisfazione di amministratori e popolazione della valle, per l’attenzione che gli studiosi europei hanno dimostrato per i problemi.
Gabriella Stefano