Leggende della Val Soana
a cura di Gabriella Stefano con la collaborazione di: Riccarda Viglino – Raimonda Bianco Levrin
il contastorie


baraino (satana)

Nei tempi passati, durante la stagione invernale, si trascorreva gran parte delle serate nelle stalle.
Le nonne, per intrattenere i nipotini,favoleggiavano di diavoli e di “mahque” . Facevano sognare (e forse sognavano esse stesse) miniere d’oro e tesori nascosti ma, nello stesso tempo, non dimenticavano la “morale” secondo cui i cattivi vengono sempre puniti dalla giustizia divina.
Le leggende che si propongono, affinché non abbiano a scomparire, sono un esempio delle “contie” della Val Soana,tramandate oralmente per decenni, ma non più ripetute ai giorni nostri
la mahca
(la strega)
(la strega)
- • L’uomo dal codin e l’oro nascosto
- • Giuseppe de Stefanis:tra leggenda e realtà
- • “Ruga”
- • Il mago dell’Andorina e il bambino benedetto
- • La leggenda di Pratorotondo
- • L’oro di Canaussa
- • La leggenda dei “sempreverdi”
- • Il pianoro delle streghe
- • Il diavolo ed il Santo
- • La pietra da minestra
- • La lampada del sarasin
- • La leggenda di Gian Pidocchietto
- • Cugnet
- • IL CALDERAIO L’ om de Boschet
- • LA MADRE Li maijna de Trasi
- • LA VECCHIA Lu chiapei d’la refiuria
- • LA VEDOVA Lu borj del taculin
- • Martin
- • Htoria dlo Piero

- • la leggenda di Truc
- • La fine di Fatinairi
- • Le leggende del Trasi (2)
- • La storia di Malandjin
- • La leggenda della Barma
- • Leggenda dei cani neri di Salza
- • Leggenda del bambino di Mombianco
- • La storia di Catleina *
- • La guglia del Frate
- • La bella e satanasso
- • L’oro di satanasso
- • La contessina di Tiglietto
- • La fata
- • Le streghe del Chiesale
- • La Tchesalina
- • La faia