A Voira una rotonda di… erbacce ! di Marino Pasqualone

Brutto biglietto da visita per le vallate dell’Orco e Soana.
L’immagine turistica di un territorio è fatta anche di piccole cose, ed a volte basterebbe davvero poco per rendere gradevole il primo impatto del turista con una realtà che ancora non conosce.
E, considerato che le valli Orco e Soana cominciano di fatto geograficamente alla “stretta” di Voira, la prima (e per la verità al momento anche l’unica) “rotonda” stradale presente nel punto in cui la provinciale 460 si dirama da un lato verso la valle Orco e dall’altro verso il centro di Pont Canavese, Frassinetto e la valle Soana, non si può certo dire offra un gran bello spettacolo all’automobilista che sale verso le valli canavesane del Gran Paradiso.
Infatti, almeno al momento, quella che potrebbe diventare una accattivante “vetrina” proprio all’imbocco delle due valli versa in uno stato di totale abbandono ed incuria, costituendo così un poco gradevole “biglietto da visita” per un territorio valligiano che, dall’altro lato, opera invece per diventare sempre maggiormente attrattivo e appetibile dal punto di vista turistico.
Sarà pur vero che tale rotatoria ricade ancora sul territorio comunale di Cuorgnè ed è di proprietà della Città Metropolitana di Torino, ma non crediamo che questo possa davvero costituire da solo un ostacolo insormontabile per impedire eventualmente alle amministrazioni valligiane, ed ancor più alle due “Unioni Montane” presenti sul territorio, di intervenire per abbellire almeno un poco e rendere maggiormente rappresentativa dell’ambiente naturale delle due valli questa rotonda.
Ancor più se consideriamo che, solo poche decine di metri prima della rotatoria, si nota a lato strada un grande tabellone in legno con sopra riportata la scritta “Valli Orco e Soana – Il Paradiso è qui”: certamente è così, ma probabilmente inizia solo… dopo la rotonda!
Marino Pasqualone
MArinovos