Alle 9 di questa mattina, all’età di 92 anni, l’alpinista e amico Giulio Bausano, ha compiuto l’ascensione più impegnativa della sua vita.
In punta di piedi è andato a raggiungere il suo fedele “compagno di cordata” Don Pierino Balma Marchis, con il quale aveva condiviso numerosissime ascensioni, non solo nelle nostre valli, ma anche nell’intero gruppo del Gran Paradiso e del monte Bianco.
Le loro imprese, compiute in altri tempi, con scarse risorse, credo possano ancora fare invidia a coloro che in tempi moderni possono permettersi trofei più ambiziosi.
Le pelli di foca non esistevano ancora e per salire in inverno, con gli sci, usavano delle corde intrecciate sotto “gli assi” , come raccontava Giulio stesso. La loro prima ascensione al monte Bianco, partendo dalla valle Soana, era avvenuta salendo sul treno che li aveva portati a Courmayeur. Trascorsa la notte, dormendo nel vagone merci, erano poi partiti per l’ascensione al monte …Bianco!.
Inutile dire che anche sulla cima del Monte Bianco, come quasi tutte le altre vette raggiunte, Don Pierino Balma era solito celebrare la Messa in collaborazione con il “chierichetto” … Giulio Bausano.
Insieme a pochi altri, ritengo vadano annoverati trai i PIONIERI dell’alpinismo in Canavese.
Giulio Bausano lascia la moglie Nella, la Figlia Anna ed il figlio Dario ai quali vanno le nostre più sentite condoglianze.
Chi volesse conoscere la vita e le imprese compiute da Giulio, insieme con Pierino Balma, potrà cercare il libro “Don Pierino sacerdote e alpinista di Dio” realizzato alcuni anni fa da Elio Blessent, Graziano Foglietta, Giancarlo Tarrone, in collaborazione con la Sezione CAI di Ivrea a Sottosezione di Sparone
