Buongiorno sono Beccogiallo di Giorgio Cortese

Chi sei? Chiedo al mattino sul balcone a un merlo che sbatte le ali sul davanzale. Ma lui mi guarda e gentilmente si presenta. Buongiorno sono Beccogiallo, vengo tutte le mattine su questo balcone a vedere se trovo delle briciole di pane, vengo ogni giorno con la costanza di un innamorato! Balza sulla ringhiera e ha messo gli occhi sui ghirigori del balcone li legge e li ripete come la partitura di un canto. Il merlo modula il fischio simile ad una sconosciuta poesia ed io lo interpreto come più mi aggrada. Il fischio dei merli ha questo di speciale, è simile ma non uguale ad un fischio umano, e ha una sua poesia. Il suo fischiare pare ad un silenzio, in apparenza uguale ad un altro silenzio, potrebbe esprimere cento intenti diversi. Nella vita di ogni giorno parlarsi, tacendo, o fischiando su tonalità diverse, è sempre possibile, il vero problema per noi umani bipeti è capirci. Ascolto Beccogiallo e penso che nessuno può capire nessuno, lui sulla ringhiera sibila belle cadenze e crede d’aver messo nel fischio un significato fondamentale, ma solo lui come noi tutti molte volte intendiamo solo il nostro. Sprechiamo il tempo come merli bizzarri, presi dalla nostra melodia che ci avvolge senza capire cosa vogliono gli altri e non li stiamo ad ascoltare. Poi ad un tratto senza un perché il merlo spicca il volo con il segreto della sua melodia.

Buona giornata. Possano questi giorni di festa portarci nuova speranza per un domani migliore, con la speranza sempre nei nostri cuori.
Buona Pasquetta! Buon lunedì dell’Angelo!
giorgio_cortese