VALPRATO SOANA – L’assessore regionale Protopapa visita gli alpeggi tratto da Quotidiano Canavese

L’assessore regionale Marco Protopapa in visita agli alpeggi della Valsoana: «Serve un

tavolo tecnico per affrontare i problemi di allevatori e agricoltori delle zone montane»
VALPRATO SOANA – L’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa, su invito del consigliere Mauro Fava, ha effettuato una visita agli alpeggi di Pian dell’Azaria, nel Comune di Valprato Soana. Lì è stato accolto dagli imprenditori Jean-Jacques Clerico e Elvis Perotti, che hanno presentato tutta una serie di prodotti della Valsoana e hanno illustrato i problemi e le carenze infrastrutturali che ostacolano l’attività di allevatori e agricoltori.
In seguito, in frazione Piamprato, l’assessore ha incontrato alcuni sindaci delle Valli Orco e Soana, segnatamente di Valprato Soana, Francesco Bozzato, di Pont, Bruno Riva, di Noasca, Domenico Aimonino, e di Ronco, Danilo Crosasso, oltre a rappresentanti della Coldiretti, per discutere sul tema della sopravvivenza e del rilancio delle attività in località montane. All’appuntamento era presente anche il consigliere regionale Andrea Cane, nella veste di rappresentante del Comune di Ingria. «Serve un tavolo tecnico, con la partecipazione degli allevatori e dei rappresentanti di categoria, per individuare una serie di interventi utili ed efficaci per consentire non solo la sopravvivenza delle attività esistenti, ma anche per incentivare la creazione di nuove – ha spiegato l’assessore Protopapa – La stessa presenza di un ente importante come il Parco nazionale del Gran Paradiso, che ha una grande valenza in termini ambientali e turistici, non deve allo stesso tempo rappresentare solo un vincolo per chi vive e lavora all’interno del suo territorio. Dobbiamo intervenire per porre le basi affinché l’attività di agricoltori e allevatori delle terre alte consenta loro di vivere una vita decorosa. Le piccole produzioni locali sono una ricchezza che deve essere tutelata e salvaguardata».
I rappresentanti della Coldiretti e gli allevatori incontrati hanno sollevato diversi problemi che devono affrontare quotidianamente. A partire dalle difficoltà di accesso alla rete telefonica e e a internet. «In un mondo che viaggia sempre più veloce, la possibilità o meno di disporre della banda larga divide i territori tra zone di serie A e di serie B: se non si interviene rapidamente, sarà impossibile arrestare lo spopolamento delle borgate delle nostre valli e la perdita di attività che si tramandano da generazioni – ha aggiunto Mauro Fava – Teniamo conto, poi, dell’importante ruolo a livello ambientale che viene svolto dai nostri allevatori che continuano la loro attività negli alpeggi in alta quota. La salvaguardia dell’habitat montano passa anche dalla presenza stagionale delle mandrie e greggi di bovini e ovini. Per non parlare dell’importanza di assicurare la continuazione di una produzione gastronomica tradizionale, genuina e di qualità».