VALLE SOANA: bilancio positivo per il “COWORKING IN VALLE” a cura di Marino Pasqualone

Lavorare da remoto in valle Soana da tre anni e’ una possibilità concreta

(da IL RISVEGLIO POPOLARE del 30 marzo 2023)

INGRIA –  Si chiudono con un bilancio tutto sommato positivo i primi tre anni di “Coworking in valle”, un progetto lanciato dopo la prima ondata pandemica in collaborazione dai comuni di Ingria, Ronco Canavese e Valprato Soana, i quali fin dal 2020 avevano messo a disposizione locali e connessioni internet per professionisti, lavoratori dipendenti e studenti che si erano trovati improvvisamente alla prese con il dilagare dello smartworking, e che non sempre avevano a disposizione nella propria abitazione gli spazi e la tecnologia necessaria per il lavoro da remoto.

Un servizio gratuito rivolto non solo ai residenti nei tre paesi valligiani, ma anche e soprattutto a chi, avendo magari a disposizione una “seconda casa” per le vacanze in valle Soana, al lavoro od allo studio “smart” poteva così unire la possibilità di vivere i lunghi periodi di “confinamento” immerso in un ambiente naturale certamente meno opprimente di quello cittadino.

Visto il favore incontrato il primo anno, già nel 2021 il comune Ingria aveva proceduto a rimodernare e rendere ancora più fruibile e comoda la sala adibita allo smartworking:  “A Ingria siamo convinti che si possa non solo vivere la montagna, ma grazie alla rete anche vivere quassù da noi – avevano spiegato a tale proposito i consiglieri comunali Federico Bianco Levrin e Andrea Cane – l’aria fresca e pulita delle nostre montagne potrà infatti diventare sempre più protagonista nella lotta alla disoccupazione e nella creazione di nuove imprese”.

L’accesso agli spazi messi a disposizione dai tre paesi della valle – la sala comunale di Ingria, la “Casa digitale” di Ronco e lo chalet della Pro-loco di Valprato Soana – è concesso previa prenotazione via mail ai comuni nella quale vanno indicate le proprie generalità, il giorno e l’orario in cui si richiede il servizio e l’attività svolta, alla quale sarà data risposta sempre tramite posta elettronica: “La val Soana ha fatto da apripista nell’offerta del coworking tra le montagne piemontesi – sottolinea il sindaco di Ingria Igor De Santis – ma molti comuni delle Terre Alte ci hanno seguito con iniziative analoghe”.

Sull’utilizzo del servizio i dati forniti dalle amministrazioni comunali per l’anno 2022 dicono che, a Valprato Soana, ci sono state 25 persone che ne hanno usufruito, principalmente nel periodo che va da maggio a settembre: “La permanenza media è stata di 3 giorni – aggiunge il sindaco Francesco Bozzato – e tra gli utenti c’è chi ha effettuato il coworking anche nelle settimane natalizie e nel periodo pasquale” .

Ad Ingria il consigliere Andrea Cane quantifica nell’anno passato una ventina di accessi, di cui due quasi costanti ogni settimana per almeno due giorni, e sottolinea alcune giornate in cui nella sala comunale dedicata al coworking sono stati presenti impiegati e dirigenti di multinazionali per fare eventi, pernottando anche in valle;  mentre il sindaco di Ronco Canavese Lorenzo Giacomino calcola gli accessi alla “Casa digitale” in alcune decine di persone e ricorda che, dopo la sospensione del periodo invernale, da Pasqua in poi il servizio riprenderà regolarmente a funzionare per chi è interessato.

Insomma, anche se i numeri non sono eclatanti, si tratta comunque di un primo importante passo per iniziare a far capire che la montagna, grazie alle nuove tecnologie, si candida a diventare per molti professionisti un luogo in cui poter lavorare e vivere stabilmente, con una qualità ambientale enormemente superiore a quella di città e pianure perennemente avvolte dalla cappa dello smog.

                                                                                           Marino Pasqualone