Domani sit-in sindaci della zona omogenea

Domani sarà la mia prima volta in Consiglio Regionale.

La fascia che indosserò avrà il peso delle fatiche di chi vive più lontano dai servizi: scuole, stazioni, OSPEDALI. (Sottoposto però alla stessa fiscalità).Mi hanno insegnato che popolare o meno che sia, arriva il momento in cui prendere, motivare e difendere una decisione. Nessuno ci ha obbligato a essere amministratori pubblici. Se non siamo fatti per decidere, possiamo tranquillamente fare altro.Sulle sorti della nostra sanità, sulla prossimità a un ospedale, qualcuno più in alto di noi ha invece deciso di non decidere, nascondendosi dietro caselli autostradali che non esistono e paure di perdere il posto o la fiducia del proprio capo di partito. Da una parte e dall’altra. (Perché sì, vi sembrerà strano ma grazie a Dio i nostri paesi non sono colorati del solo colore del Vostro partito). (Eh sì, vi sembrerà strano ma siamo chiamati a difendere gli interessi delle nostre comunità, non del (Vostro) partito).Noi da perdere non abbiamo che la voglia di rimanere e tornare sulle nostre montagne. Domani, per questo, difenderemo ancora il diritto a vivere quassù.
Lorenzo de Fòss