Molino di Forzo: 7 agosto“Sonaye e sonayin campane, campanelli e campanacci e i “fondeurs de cloches

Oggi, 7 agosto a Molino di Forzo alle ore 16,30, nella sede della Soms, a Molino di Forzo (Ronco) :

Sonaye e sonayin – campane, campanelli e campanacci (nel seguente link potrete visualizzare una fllmato di Gianni Viglino relativo alla realizzazione di una campana) i “fondeurs de cloches de la Val Soana”, è organizzato da Effepi in collaborazione con la Società di Mutuo Soccorso Valle di Forzo.
Conferenza di Giovanni Mocchi, professore dell’Università di Pavia, il quale  presenterà anche il suo libro Campanacci d’Italia. Le origini e l’Arco Alpino; incontro tra discendenti dei fonditori/forgiatori di  campane valsoanesi, visita all’angolo dei ‘fondeurs de cloches’ allestito nella sede.   La conferenza tenuta dal Prof. Giovanni Mocchi, dell’Università di Pavia, autore di diverse pubblicazioni su questo tema, ultimo il libro Campanacci d’Italia. Le origini e l’arco alpino, vuole svelare le molteplici ragioni della  persistenza delle campane da pascolo sulle nostre montagne, con documenti che affondano le radici nell’epoca romana e prima ancora nei modelli di quattromila anni fa in Estremo Oriente. Un filo ininterrotto di artigiani specializzati lega gli ultimi fonditori e forgiatori di campane piemontesi ai produttori dell’età del bronzo. Straordinariamente le tecniche e le fogge sono rimaste intatte nei millenni con il rischio di estinguersi proprio in questa era di alte tecnologie. All’incontro si avrà l’occasione rarissima di ascoltare dal vivo il suono dei tintinnabula di epoca imperiale romana, messi a confronto con quelli prodotti nel Novecento prima che l’artigianato subisse una profonda crisi con l’avanzare della industrializzazione. Nel secolo scorso la maggior parte dei produttori non ha avuto discendenza. Tuttavia anche se in numero molto ristretto ci sono giovani che portano avanti la tradizione e soprattutto la grande passione che circonda questo strumento di grande valore pratico, ma soprattutto di straordinario valore affettivo e simbolico per gli allevatori.