Valli Orco e Soana: la neve se ne frega… del cambiamento climatico a cura di Marino Pasqualone

(da IL RISVEGLIO POPOLARE del 8 novembre 2023)

Dopo le temperature tardo estive che hanno caratterizzato il meteo fino a metà di ottobre, la scorsa settimana la prima neve autunnale ha fatto la sua comparsa sulle montagne delle valli Orco e Soana, scendendo, seppur fugacemente, fino a quote di poco superiori ai mille metri di altitudine, imbiancando così anche Ceresole Reale, Piamprato e Campiglia Soana.

Intanto, come si può vedere dalla relativa webcam, il lago artificiale di Ceresole in alta valle dell’Orco è ancora adesso quasi colmo d’acqua, condizione che fa ben sperare non si possa ripetere quanto successo nell’inverno appena passato, con la diga praticamente vuota per molti mesi, fatto che aveva scatenato allarmi a non finire sugli effetti irreversibili del cambiamento climatico in atto.

Le stagioni, pur quanto sempre più dilatate e imprevedibili (ma non lo erano già sempre state in passato?), dunque pare ci siano ancora, e le stesse alluvioni che negli ultimi mesi hanno colpito duramente altre valli e regioni in Italia sono purtroppo una costante del territorio della nostra penisola, oggi aggravata dall’esagerata e incontrollata urbanizzazione e dal conseguente consumo e impermeabilizzazione del suolo.

D’altronde notizie di alluvioni devastanti basta andare indietro nella storia, anche locale, per trovarne a profusione: nel suo libro su “Appunti storici e corografici sulla Valle Soana nei secoli XVII E XVIII”, edito dal Corsac più di 40 anni fa, Mario Bertotti ricorda ad esempio le disastrose piene del torrente Soana avvenute negli anni 1649, 1654, 1669, 1685, 1697, 1705, 1706, 1711 e 1718.

Anche se oggi si rischia seriamente di essere tacciati come “negazionisti”, termine ultimamente in voga per zittire chiunque si pone dei dubbi sul pensiero dominante, ci resta però una domanda senza risposta: ma nell’era pre-industriale, senza automobili e senza emissioni se non quelle dei camini alimentati a legna, a chi veniva data la colpa delle alluvioni e del “cambiamento climatico” ?

                                                 Marino Pasqualone