Ricordando Mons. Lorenzo BABANDO ( 02.05.1930 – 13.05.2009 )

Nella ricorrenza nel quindicesimo anniversario     * 1.05.1930     + 13.05.2009

Cappellano di SS. Giovanni Paolo II

Cavaliere della Repubblica

Un Sacerdote devoto alla Valle Soana

Una vita dinamica dedicata ai suoi Parrocchiani, agli Anziani ed Invalidi della Valle Soana

Difensore della Fede Cristiana e Cattolica in Valle Soana

Un Sacerdote devoto alla Madonna, il suo motto :    « Amar la Madonna e farla Amare »

Per onorare la memoria di Mons. Lorenzo Babando, ricordiamo brevemente la sua vita :

  • Nato a Vincennes, Francia, poi cresce a Campiglia, Parrocchia di Mons. Pierino Balma     
  • Nel 1946 studia al Seminario di San Benigno, poi a Castiglion Fiorentino, poi al Seminario di Ivrea
  • 28.06.1953   Ordinato Sacerdote nella Cattedrale Santa Maria Assunta, Duomo di Ivrea, all’età di 23 anni
  • 29.06.1953   Celebrazione della prima Messa nella Chiesa di Sant’Orso e San Giovanni Battista a Campiglia Soana
  • 1954           Nominato Parroco di Ceresole Reale
  • 1955           Nominato Vice-curato di Ronco Canavese, Parrocchia di Mons. Tommaso Barra, Prevosto di Ronco
  • 1959           Nominato Vice-parroco e Vicario di Ronco Canavese, e Cappellano di Tressi
  • 1966           Nominato Parroco di Ingria

Porta avanti diverse iniziative e opere di beneficenza a favore della popolazione della Valle Soana

Negli anni 60’ promuove il progetto di Mons. Tommaso Barra di ospitare le persone anziane bisognose della Valle Soana nella Casa Parrocchiale di Ronco, offrendo una stanza, un letto, specialmente d’inverno, ed l’ospitalità a qualcuno anche tutto l’anno.  

  • 1966            Costruzione del primo Istituto San Giuseppe per Anziani ed Invalidi a Ronco

Don Lorenzo inizia la costruzione del primo Istituto San Giuseppe per Anziani ed Invalidi a Ronco con i doni della popolazione, e contributi della Regione ed autorità governative.

Sollecita continuamente le autorità della provincia di Torino ed i successivi governi democristiani a Roma per ottenere i fondi necessari per allargare la strada da Ingria a Ronco, per costruire nuove strade verso le frazioni piu’ isolate, per ricostruire i ponti dopo le alluvioni del torrente Soana, per creare la scuola materna e l’asilo nido a Ronco, saloni parrocchiali, Oratori e altre Opere di pubblica utilità per il bene della popolazione.

  • 1970           Il Progetto del Traforo del Gran Paradiso                    

Negli anni 70’s Don Lorenzo sostiene il progetto del Traforo del Gran Paradiso verso la Valle d’Aosta per collegare Cogne e Lillaz con Forzo o Campiglia e dare maggior sviluppo economico e turistico in Valle Soana.

  • 1974          Nominato Prevosto di Ronco,  Cavaliere della Repubblica e Segretario del Popolo
  • 1980          Negli anni 80’s Don Lorenzo inizia il restauro delle 54 Chiese, Cappelle e Santuari della Valle Soana,

                             con il rifacimento di tetti nuovi e sistemi elettrici per suonare le campane e altre opere.

  • 1996              Nominato Parroco di Valprato Soana
  • 1996              Costruzione della seconda Casa di Riposo San Giuseppe per Anziani ed Invalidi

Don Lorenzo inizia la costruzione dell’ala nuova dell’ Istituto San Giuseppe per Anziani ed Invalidi a Ronco con doni della popolazione, e contributi della Regione ed autorità governative

  • 1998-2000    Restauro del Santuario di San Besso
  • 2003                Celebrazione di 50 anni di Sacerdozio
  • 2005                 Nominato Monsignore

Ricorda sempre la preziosa eredità pastorale, spirituale e sacerdotale ricevuta da Mons. Pierino Balma e da Don Giacomo Balagna, parroci di Campiglia Soana e da Mons. Tommaso Barra, prevosto di Ronco.

Pensando al futuro ed ai suoi successori, Don Lorenzo dichiara ufficialmente la doppia missione :

 « il Parroco di Ronco ha due cattedre, la Parrocchia di Ronco e l’Istituto San Giuseppe »                      

13.05.2009    Decesso in una clinica a Torino

Don Lorenzo, grande difensore della Fede cristiana e cattolica, si dedico’ ai suoi Parrocchiani ed Anziani della Valle Soana per tutta la vita con generosità e umiltà, e grande determinazione, e sopratutto con grande devozione alla Madonna.
Catherine Gambotto