Perché donare il plasma a cura di Giorgio Cortese

Donare il sangue non significa solamente salvare la vita a persone che necessitano di

una trasfusione urgente. Donare il sangue significa anche donare una parte di sangue, quella liquida, detta plasma, che non ha il caratteristico colore rosso, bensì giallo. Anche la sua utilità, però, è enorme: il plasma infatti è utilizzato per produrre farmaci salvavita somministrati per numerose patologie come immunodeficienze o neuropatie, che permettono ai pazienti non solo di sopravvivere, ma di vivere una vita normale. Il plasma è la componente liquida del sangue, nella quale sono sospesi gli elementi corpuscolati o cellulari, globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Formato soprattutto da acqua, che rappresenta approssimativamente il 92% del suo peso, il plasma, ovvero il 55% del sangue totale circolante, è costituito da molte sostanze, tra cui: proteine, glucosio, aminoacidi, lipidi, sodio, potassio, cloro, idrogeno, calcio e bicarbonato, ossigeno, e vitamine. Il plasma viene utilizzato per produrre, attraverso processi di separazione e frazionamento industriale, medicinali plasmaderivati, alcuni dei quali rappresentano veri e propri farmaci “salvavita”. Per donare il plasma è sufficiente sottoporsi a un semplice prelievo effettuato tramite un separatore cellulare, apparecchio che immediatamente separa la parte corpuscolata, ovvero globuli rossi, bianchi e piastrine, dalla componente liquida che viene raccolta in una sacca di circa 600-700 ml. La parte corpuscolata viene reinfusa nel donatore, mentre il volume di liquido che si sottrae con la donazione viene ricostituito grazie a meccanismi naturali di recupero, all’infusione di soluzione fisiologica e all’assunzione di liquidi. Questo processo prende il nome di plasmaferesi e dura circa 40-50 minuti.
La donazione è sicura perché tutto quanto viene utilizzato sul donatore è monouso, meno pesante rispetto alla donazione di sangue . Il fatto che la vita di una persona possa dipendere dal nostro contributo è sicuramente un motivo valido per non mancare l’appuntamento con la donazione. Inoltre, non bisogna sottovalutare il fatto che i donatori siano sottoposti a controlli gratuiti molto approfonditi. Il sangue, infatti, rappresenta una finestra importantissima sul nostro stato di salute e permette di rilevare patologie, come ad esempio la leucemia, anche molto precocemente. Donare il sangue vuol dire anche ridare lucidità e speranza a un genitore che tiene per mano un figlio esanime. Donare vuol dire dare una parte di sé a chi soffre. Io vorrei tanto donare ma non posso più farlo perché ho raggiunto i limiti di età e poi ho un tumore, e questo mi rattrista molto. Donare sangue è donare speranza, e la speranza non va mai negata a nessuno. Tu che puoi, dona!”