Chiara Giovando: dal Canavese alle … Ande

CHIARA GIOVANDO AI CAMPIONATI MONDIALI
Sabato,  16  novembre  si  sono disputati in Argentina i Campionati Mondiali  di  corsa  in  montagna.

Chiara è stata una delle portacolori dell’Italia  in  questa  lunghissima trasferta oltre oceano, una spedizione già di per sé impegnativa anche solo a livello logistico, quasi 24 ore di trasferimento, tre voli con due scali,uno a Roma e un altro a Buenos Aires prima di arrivare nella regione di Santa  Cruz  nel  profondo  sud dell’Argentina. La gara si è disputata nel Parco di Plaza de los Pioneros nella Cordigliera delle Ande. Oltre alla difficoltà classica delle nostre gare  alpine  con  2.000  metri  di dislivello, questa era anche una vera e propria maratona con una distanza di quasi 42 chilometri. In difficoltà gli specialisti, solitamente di colore, che normalmente dominano nelle maratone  classiche  grazie  alle condizioni  ambientali  (neve  sul tracciato e vento contrario a 60-70 km  orari  e  sbalzi  notevoli  di temperatura) sono stati costretti nelle posizioni  di  rincalzo.  Bene  sono andate  le  professioniste  che dell’’agonismo sulle Alpi ne fanno un mestiere e ne traggono reddito.

Teniamo ben presente che Chiara non rientra in questo contesto. Bene sono andate quindi la Francia prima, seconda  la  Spagna  seguita  dalla Romania. Sesta con 66 punti l’Italia, 37° la nostra concittadina portacolori della società valdostana Monterosa di  Arnad,  posizione  da  non sottovalutare. Al via c’era il meglio degli  atleti  mondiali  di  corsa  in montagna.

Qui  di  seguito  un’intervista  che Chiara ha voluto rilasciare a caldo al nostro giornale appena rientrata dalla  sua  trasferta  argentina. “Dal 10 al 18 novembre ho avuto la grande  possibilità  di  correre  il Mondiale di Corsa In Montagna che si è tenuto in Argentina, a Villa La Angostura (Patagonia), in seguito ad una  convocazione  da  parte  della Nazionale  Italiana  (Fidal)  che, analizzando i miei risultati agonistici di questa stagione appena trascorsa, mi ha ritenuta “idonea” a disputare la prova di Lunga Distanza (Long Distance, 42 km, 2200 mt di dislivello).

La gara si è svolta sabato scorso, 16 novembre,  dopo  una  settimana  di allenamenti “di rifinitura” insieme al gruppo degli altri atleti convocati, dai giovani junior under 20, fino ai senior tra i 22 e i 40 anni. Tutti atleti di altissimo livello, i migliori d’Italia ovviamente, in cui mi sono sentita anche un pò’ un pesce fuor d’acqua, almeno inizialmente, essendo per me la prima esperienza di gara a livello mondiale.

È  stata  una  settimana  ricca  di emozioni, in cui è sempre prevalso lo spirito di squadra e di condivisione,dalle corse, ai momenti del pasto, alle riunioni tecniche con il CT  e il Capo Delegazione,  fino  al  momento  più importante delle competizioni, in cui i ragazzi che non erano in gara sono comunque stati presenti sul percorso per  tifare  e  aiutare  i  compagni!

Giovedì  pomeriggio  si  è  svolta  la cerimonia di apertura, in cui tutte le nazioni  hanno  sfilato  in  divisa applaudite dalla popolazione accorsa a prendere parte all’evento: il primo Mondiale di corsa in montagna della storia che si è svolto in Patagonia, una terra aspra e selvaggia, dove le bizze del tempo (il cosiddetto “vento patagonico”) la fanno da padrone, condizioni che ci hanno messo a dura prova anche durante le gare, venerdì con pioggia e vento, sabato con sole ma vento freddo e raffiche a 60km/h!!

Ho  chiuso  la  mia  gara  dopo  4h  e 40min  di  fatica,  una  discreta prestazione  ma  forse nemmeno  una  delle  mie migliori, complice anche la stanchezza che si può sentire a metà novembre dopo una stagione agonistica iniziata a maggio! O meglio… forse mai finita se penso che ho fatto anche qualche gara di scialpinismo!!!

Un’esperienza   c h e comunque mi ha dato molti spunti su cui lavorare per colmare quelli che sono i miei punti deboli nello sport che  più  amo,  e  che  dal confronto  con  una concorrenza mondiale ho potuto mettere bene a fuoco e analizzare.
Non  si  finisce  mai  di imparare, e chissà magari anche migliorare ancora un pò  in  vista  dei  prossimi obiettivi  estivi!
Chiara Giovando”

di Silvano Vezzetti tratto dal “‘l GAVASON ” di Ozegna per gentile concessione del direttore Roberto Flogisto
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