Coronavirus: gli aggiornamenti dalla Regione Piemonte

Sabato 7 marzo

Ore 19.25. L’aggiornamento dei contagi. Al momento, sono 221 le persone risultate positive al test in Piemonte. Ne risultano 162 ricoverate in ospedale, 38 in Terapia intensiva: 7 ad Asti, 11 a Torino (1 al Maria Vittoria, 3 alle Molinette, 1 al Martini, 1 al Mauriziano, 5 al San Giovanni Bosco), 4 al San Luigi di Orbassano, 6 a Vercelli, 6 a Tortona, 1 a Biella, 1 a Cuneo, 1 ad Alessandria, 1 a Novara. Sono in isolamento domiciliare fiduciario 54 persone. Cinque le persone decedute.

Ore 19.20. Riorganizzazione degli ospedali. L’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi: “Abbiamo rappresentato al Governo la situazione di difficoltà del Piemonte. Non vogliamo compiere fughe in avanti, ma è necessario prendere atto che non è più possibile ricondurre i contagi a focolai accertati. In questo caso, la norma prevederebbe l’applicazione delle stesse disposizioni riservate alle zone con focolai autoctoni, come la ‘zona gialla’ in Lombardia. Attendiamo al più presto una risposta”.

Ore 19.20. In ogni ospedale un reparto per l’emergenza. Sulla disponibilità di posti letto da dedicare ai pazienti affetti da Coronavirus, l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, osserva “che si stanno attrezzando tutti gli ospedali strutturalmente idonei a ricavare uno o più reparti da destinare all’emergenza, in modo da evitare il più possibile la movimentazione dei malati verso i Covid Hospital. Secondo la letteratura scientifica ad ogni posto di Rianimazione corrispondono 5 posti di ventilazione e 20 di ricovero ordinario. Su questo paradigma stiamo riorganizzando la rete ospedaliera di emergenza, con l’obiettivo di mantenere i pazienti affetti da Coronavirus sul territorio, avendo in questo modo a disposizione complessivamente un maggior numero di posti letto rispetto alla soluzione dei soli Covid Hospital”.

Ore 19.15. Nuove assunzioni di personale. Da lunedì inizieranno le operazioni di assunzione di nuovi medici, infermieri e operatori socio sanitari per rafforzare la risposta del Servizio sanitario regionale all’emergenza. A questo scopo, presso l’Unità di Crisi è stato istituito un Ufficio acquisizioni risorse umane, che provvederà anche all’attivazione del reclutamento degli specializzandi delle Scuole di Medicina delle Università di Torino e del Piemonte orientale, con le quali è stata predisposta una convenzione approvata nella seduta di Giunta di venerdì 6 marzo. Si sta inoltre predisponendo un sistema di premialità per il personale che in questi giorni, con grande professionalità e senso del dovere, è impegnato in prima fila nel fronteggiare l’epidemia”.

Ore 19.15. Acquisto dispositivi e apparecchiature. È stato messo a punto un nuovo meccanismo centralizzato di acquisto del materiale necessario alle strutture sanitarie piemontesi per la gestione dell’emergenza. Presso l’Unità di crisi è operante da oggi un Ufficio acquisti beni e servizi. Due gli obiettivi primari: dotare il personale delle necessarie misure di protezione e potenziare le terapie intensive. Sul primo fronte sono già in via di distribuzione alle aziende sanitarie 33.000 mascherine ffp2 e ffp3, 1.000 fra camici e tute impermeabili, un migliaio di visiere, altrettanti calzari, 80.000 guanti. Sul fronte delle terapie intensive sono stati acquistati 5.000 caschi cpca, 120 fibroscopi monouso e 100 pompe-siringhe. È inoltre in fase di acquisto una prima tranche di 30 ventilatori polmonari.

Ore 17.15. Richiesto l’aiuto di Arpa per il rispetto delle regole. L’assessore all’Ambiente, Matteo Marnati, ha deciso di estendere temporaneamente il raggio di competenze di Arpa Piemonte per il contenimento della diffusione del Coronavirus: “Lunedì mattina faremo il punto in una riunione per individuare azioni in grado di alleggerire il lavoro delle Asl e dei Comuni per tutelare la salute pubblica”.

Da più Comuni infatti sono arrivate segnalazioni di assembramenti di persone all’interno di locali pubblici che non osservano le indicazioni del Ministero della Sanità sul metro di distanza tra ognuna di esse: “Questi comportamenti non aiutano – sostiene Marnati – Le disposizioni per evitare la diffusione del virus sono chiare e vanno tutte nella direzione di scoraggiare gli assembramenti di persone. purtroppo sono ancora molti i giovani che dimostrano di non percepire la gravità della situazione in atto”. Nell’immediato Arpa su segnalazione dei sindaci potrebbe essere coinvolta per verificare i locali affollati e verificarne il limite dell’inquinamento acustico.

Ore 17. Cirio ringrazia Intesa Sanpaolo. Il presidente Alberto Cirio ringrazia l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, per aver espresso la disponibilità dell’istituto per mettere a disposizione 100 milioni di euro per progetti specifici sull’emergenza sanitaria: “Un gesto prezioso che fa sentire le istituzioni meno sole in un momento così difficile e complesso per il nostro Paese. Il Piemonte è una terra dove la solidarietà e la generosità dei privati ha consentito negli anni di realizzare opere e progetti fondamentali per il territorio. Per questo le parole di Carlo Messina sono oggi per noi un grande conforto. Sapere di poter contare sul supporto di una realtà come Intesa Sanpaolo è un aiuto prezioso oggi più che mai”.

Ore 14. Valutare misure più restrittive. Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha scritto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in merito alle misure di contenimento in atto sul territorio piemontese.

“Alla luce dell’evolversi del contagio in Piemonte e delle osservazioni che mi sono state espresse dall’Unità di crisi – spiega Cirio – ho chiesto al premier Conte e al ministro della Salute di valutare un maggiore irrigidimento delle misure decise dal Governo per la nostra regione. La crescita maggiore dei casi di contagio registrata nelle ultime 48 ore, infatti, ci fa pensare che il contenimento in atto non sia sufficiente. Abbiamo chiesto, pertanto, di valutare con estrema urgenza, anche attraverso l’analisi del Comitato Scientifico Nazionale, la possibilità di misure più restrittive che possano proteggere la popolazione e contenere maggiormente l’espansione del virus”.

Ore 14. Nuovo bollettino dei contagi. E’ salito a 207 il numero delle persone risultate positive al test sul Coronavirus in Piemonte. I pazienti ricoverati in ospedali sono 148, di cui 38 in Terapia intensiva. Altre 54 persone sono in isolamento domiciliare. Cinque i decessi.Finora sono 1046 i tamponi eseguiti, 713 dei quali risultati negativi.

Ore 11.30. Il bollettino dei contagi. Sono diventate 175 le persone risultate positive al test. I pazienti ricoverati in ospedale sono 118, di cui 36 in Terapia intensiva: 7 ad Asti, 6 a Vercelli, 6 a Tortona, 10 a Torino (4 al S. Giovanni Bosco, 3 alle Molinette, 1 al Maria Vittoria, 1 al Martini, 1 al Mauriziano), 4 al San Luigi di Orbassano, 1 ad Alessandria, 1 a Biella, 1 a Cuneo. Altre 52 persone sono in isolamento domiciliare. Cinque i decessi. Finora sono 918 i tamponi eseguiti, 644 dei quali risultati negativi.
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