Coronavirus: gli aggiornamenti dalla Regione Piemonte


Sabato 18 Aprile
Ore 21.30. Richiesta di professioni sanitarie
. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha inviato una nota alla Protezione civile per segnalare le professioni mediche di cui ha maggiore necessità per l’emergenza Coronavirus. Tra le specializzazioni richieste anestesia-rianimazione, medicina generale e d’urgenza, pneumologia e infettivologia. Riguardo al personale infermieristico, le richieste più pressanti del Piemonte sono invece riferite a professionalità esperte in ambito urgentistico di Pronto Soccorso, terapia intensiva, cure domiciliari e assistenza a pazienti anziani e con fragilità. Nel documento l’Unità di Crisi ribadisce il ringraziamento al Dipartimento nazionale della Protezione civile, con il quale il Piemonte lavora in stretta collaborazione fin dalle prime fasi dell’emergenza.

Ore 19.30. 2.440 pazienti guariti e 1.648 in via di guarigione. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono diventati 2.440 (304 in più di ieri): 193 (+32) in provincia di Alessandria, 91 (+7) in provincia di Asti, 100 (+11) in provincia di Biella, 260 (+32) in provincia di Cuneo, 216 (+57) in provincia di Novara, 1.293 (+141) in provincia di Torino, 129 (+10) in provincia di Vercelli, 123 (+7) nel Verbano-Cusio-Ossola, 35 (+7) provenienti da altre regioni. Altri 1.648 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

Ore 19.30. I decessi salgono a 2.302. Sono 78 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 21 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 2.302 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 455 ad Alessandria, 116 ad Asti, 144 a Biella, 172 a Cuneo, 218 a Novara, 942 a Torino, 132 a Vercelli, 99 nel Verbano-Cusio-Ossola, 24 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 20.581 (+627 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 2.762 in provincia di Alessandria, 1.040 in provincia di Asti, 758 in provincia di Biella, 1.982 in provincia di Cuneo, 1.945 in provincia di Novara, 9.871 in provincia di Torino, 967 in provincia di Vercelli, 924 nel Verbano-Cusio-Ossola, 216 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 116 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 322 (-6 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.184. Le persone in isolamento domiciliare sono 10.685. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 94.278, di cui 48.384 risultati negativi.

Ore 19. Le scelte della Fase2 siano omogenee. In un’intervista a Sky Tg24 il presidente Alberto Cirio ha dichiarato: “Mi auguro che il Governo abbia la forza di imporre delle scelte omogenee sulla Fase2. Quando c’era la necessità di contenere il contagio, quelle scelte divise per province e per aree credo che non fossero scelte opportune. Anche nella Fase2 dell’economia abbiamo bisogno di avere naturalmente misure differenziate, perché l’emergenza in Puglia è diversa dal Piemonte, però per quanto riguarda l’area omogenea del Nord-Ovest mi auguro che ci possano essere misure coerenti di una Regione rispetto a un’altra. E questo è un compito del Governo”.

Ore 14. Pronta la nuova area sanitaria delle Ogr di Torino. L’area sanitaria temporanea allestita in tempi record nelle Officine Grandi Riparazioni di Torino è pronta per ospitare i primi pazienti che hanno superato la fase critica dell’infezione da Coronavirus in altri ospedali ma hanno ancora bisogno di cure prima di essere dichiarati guariti e tornare nelle proprie abitazioni.

“E’ un momento che vogliamo vivere con sobrietà – ha dichiarato il presidente Alberto Cirio dopo aver ringraziato tutti coloro che hanno contribuito a tagliare il traguardo durante una breve cerimonia – La festa la rimandiamo a quando l’incubo sarà alle nostre spalle e chiuderemo questo presidio ospedaliero, che ha un duplice significato: tutelare il valore della vita continuando a curare i malati da Coronavirus accompagnandoli verso la guarigione e una nuova normalità; liberare la pressione sugli ospedali, che potranno pian piano ritornare alla funzionalità ordinaria. Per approfondire

Ore 9. Risposte al Consiglio regionale. Gli assessori Luigi Icardi, Chiara Caucino e Marco Gabusi sono intervenuti ieri pomeriggio in Quarta Commissione del Consiglio regionale per rispondere agli interrogativi dei vari gruppi sull’emergenza Coronavirus.

Icardi ha sottolineato la diminuzione del numero di pazienti in terapia intensiva, il calo dei casi gravi e l’aumento del numero di tamponi effettuati, che è anche il motivo per cui il numero di contagiati rilevati risulta in ampliamento. Sull’erogazione dei tamponi nelle Rsa, Caucino ha risposto che la situazione generale si sta ridimensionando, che il numero è in costante e progressivo aumento e che l’Area funzionale attivata presso l’Unità di Crisi “ha chiesto alle Asl piemontesi di attivare un’area tamponi in tutte le Rsa, anche attraverso il coinvolgimento di un’unità mobile, che potrebbe presto essere affiancata da tre nuovi mezzi”. L’approvvigionamento di generi alimentari e medicinali a si trovi in quarantena senza famiglia o altri contatti è compito dei servizi sociali, aiutati in molti casi da volontari e personale della Protezione civile. Gabusi ha evidenziato che “grazie alla decisione del Consiglio regionale di riconoscere le spese per la Protezione civile come obbligatorie, è possibile agevolare l’erogazione in termini di cassa e garantire la liquidità per i pagamenti delle spese”.
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