Coronavirus: gli aggiornamenti dalla Regione Piemonte / Mappa Ministero Salute

Mercoledì 18 novembre  Ore 16,30. 54.511 pazienti guariti. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti guariti sono complessivamente 54.511 (+1940 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: Alessandria 5045, Asti 2745, Biella 1761 Cuneo 6366 Novara 3902, Torino 30.285 Vercelli 2144, Verbano-Cusio-Ossola 1679, extraregione 298, oltre a 286 in fase di definizione.

Ore 16,30. I decessi sono 5253. Sono 63 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 5 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid). Il totale è ora 5253 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 808 Alessandria, 313 Asti, 261 Biella, 568 Cuneo, 501 Novara, 2320 Torino, 271 Vercelli, 160 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 51 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Ore 16,30. La situazione dei contagi. I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 134.828 (+ 3.281 rispetto a ieri, di cui 1094, il 33% sono asintomatici). I casi sono così ripartiti: 924 screening, 1093 contatti di caso, 1264 con indagine in corso; per ambito: 250 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 187 scolastico, 2844 popolazione generale. La suddivisione complessiva su base provinciale diventa: 11.676 Alessandria, 6223 Asti, 4718 Biella, 17.278 Cuneo, 9932 Novara, 73.694 Torino, 5077 Vercelli, 4078 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 807 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1345 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 388 (+4 rispetto a ieri).I ricoverati non in terapia intensiva sono 5.208 (+ 58 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 69.468. I tamponi diagnostici finora processati sono 1.322.809 (+17.755 rispetto a ieri), di cui 702.053 risultati negativi.

Ore 14.30. Dati più percepibili ai cittadini. Il presidente Alberto Cirio sostiene che la richiesta delle Regioni italiane di semplificare il calcolo dei 21 parametri sui quali si basano le classificazioni delle tre zone in cui è divisa l’Italia trova motivazione nel fatto che “sia più chiaro il rapporto Regioni-Stato, ma anche più percepibile ai cittadini. Se i cittadini percepiscono il senso di come sono valutati i territori, aumenta la responsabilità personale, e questo è molto importante. Il meccanismo delle finestre di contenimento per cui i dati per il passaggio da una zona all’altra vanno mantenuti nel tempo credo sia un caposaldo da non abbandonare mai”.

In alcune interviste il presidente ha poi sostenuto che “da venerdì scorso il Piemonte è potenzialmente in zona arancione” e che “se al 30 novembre avremo mantenuto questi dati potremo uscire dalla zona rossa. Questo automatismo è utile perché ci permette prudenza e senso di responsabilità fondamentali, ma allo stesso tempo deve essere ben percepito. Noi vogliamo vivere un Natale normale, ma se immaginiamo di farlo come qualcuno ha vissuto le settimane dell’estate, a gennaio o febbraio ritorneremo in questa situazione e non possiamo permettercelo”.
vedi anche la Mappa dei contagi aggiornata dalla Regione Piemonte
vedi anche la situazione attuale in Italia
vedi anche tabella Dati aggregati quotidiani Regioni/PPAA – Ministero della Salute
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