Dagli ambientalisti duro attacco al nuovo progetto dell’Alpe Cialma di Ornella De Paoli

Qual è l’opinione dei residenti riguardo al progetto di ampliamento dell’Alpe Cialma che costerà al Comune due milioni di euro ? E’ ciò che vuole sapere l’amministrazione comunale dopo le recenti critiche sollevate da esponenti ambientalisti e da alcune persone che frequentano la valle. Per questo il sindaco, Giovanni Bruno Mattiet, ha convocato per mercoledì, alle ore 21, un consiglio comunale aperto a cui è invitata tutta la popolazione, in cui si parlerà del futuro del comprensorio sciistico e, pure qui, dell’analisi costi-benefici dell’opera. Le critiche al progetto, che prevede la costruzione di una seggiovia e di un altro impianto per raggiungere i 2000 metri di altitudine, erano arrivate nei giorni scorsi con una lettera aperta,diffusa anche sul web, firmata da Toni Farina (rappresentante delle associazioni ambientaliste nel consiglio direttivo dell’ente Parco Nazionale Gran Paradiso) Paolo Da Rugna, Carlo Gubetti, Mara Lacchia,Giulia Marangoni,Andrea Morganti, Gianni Predan, Christian Rumello, Paola Secco,Francesco Sisti, Marco Varda. <A nostro avviso – si legge nella lettera- si tratta di un progetto vecchio nella sua concezione, nella sua effettiva utilità e, soprattutto, non sostenibile sotto il profilo economico e ambientale. Ci chiediamo: vale davvero la pena di spendere due milioni di euro di fondi pubblici (in parte risorse comunali e in parte risorse Regione Piemonte) per costruire una nuova seggiovia a 1400 metri di quota? È ormai un dato di fatto che la neve è e sarà sempre più effimera. Sono dati di fatto la diminuzione delle precipitazioni e l’innalzamento medio della quota dell’innevamento>. <Tutte le piccole stazioni sciistiche,e anche molte delle grandi, richiedono in modo costante contributi pubblici per colmare i deficit di bilancio- continuano i firmatari -.Sono di questi giorni le notizie di problemi inerenti le stazioni di Antagnod ed Estoul, in Val d’Ayas, soggette a probabili riduzioni. La Cialma tra l’altro ha già vissuto l’esperienza di una chiusura. Al fondo dell’abitato di Locana sono ben visibili i resti della stazione di partenza dell’ovovia che saliva lassù, ora sostituita dalla strada. Si possono poi citare gli impianti di Piamprato in Val Soana e di Palit in Valchiusella,che crediamo sia difficile definire esempi di sostenibilità e buon funzionamento>. A loro avviso, i benefici non giustificherebbero i costi, mentre sarebbe meglio mantenere la situazione attuale < Un comprensorio per famiglie: un genitore scia con i bambini sull’impianto, l’altro approfitta per una sgambata sulla vetta. La Cialma è diventata una vera palestra di escursionismo sulla neve: da sfruttare, comunicare, valorizzare>. Mercoledì sera, l’amministrazione comunale illustrerà l’analisi costi benefici su cui ha basato il suo progetto e ne discuterà con la popolazione.

Comitato Valle Orco per dire no all’Alpe Cialma
Il dibattito sul progetto di ampliamento della stazione sciistica Alpe Cialma si fa serrato. Al consiglio comunale aperto,in programma questa sera alle ore 21,parteciperà anche il neo nato Comitato Valle Orco che ha come obiettivo proprio quello di stimolare il dibattito e la riflessione sul progetto e più in generale sulle prospettive della Valle Orco. Il comitato ha pochi giorni di vita, poiché è stato costituito il 21 febbraio da un gruppo di persone legate per diversi motivi alla valle,tra le quali le stesse che nelle settimane scorse avevano aperto il dibattito, divulgando la loro posizione contraria al progetto di potenziamento del’ Alpe Cialma e, in particolare, alla prevista costruzione di una seggiovia. Secondo il comitato, infatti,non è opportuno investire due milioni di euro,come prevede il progetto, in un comprensorio sciistico a bassa quota (1400 metri) quale quello della Cialma, dato che nevica sempre di meno, che lo sci non è più uno sport di massa, mentre si diffonde sempre di più un turismo legato alla natura. In alternativa, propongono la valorizzazione dell’ambiente,la creazione di percorsi tematici,il sostegno all’agricoltura locale e un altro progetto: la creazione della ciclovia più alta d’Europa, da Torino alla Valle d’Aosta attraverso il Nivolet. Tutti argomenti che verranno trattati questa sera, durante un dibattito che si annuncia piuttosto acceso. <Ringraziamo il Comune per aver indetto un consiglio comunale aperto sul tema ‘Alpe Cialma oggi e domani’,dimostrando di voler estendere la discussione a tutta la cittadinanza –dichiarano i componenti del comitato -. Resta il rammarico di non aver potuto prendere visione della documentazione progettuale, in particolare il progetto preliminare, nonostante le nostre ripetute richieste. Ci auguriamo che tale documentazione venga al più presto messa a disposizione di chiunque ne faccia richiesta, in modo da favorire un confronto trasparente e consapevole su questo importante progetto>.odp
tratto da La Sentinella del Canavese di Ornella De Paoli
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