Fine dell’inverno meteorologico di Daniele Cat Berro

“Domani (n.d.r. oggi), in un’atmosfera anomala da primavera inoltrata, terminerà il trimestre dell’inverno meteorologico. In Piemonte la ricorderemo come una stagione troppo mite e asciutta a causa della prevalenza di anticicloni o di venti da Nord con effetto-foehn  e con una sola perturbazione significativa l’1-2 febbraio, grazie a cui per qualche giorno le Alpi torinesi hanno assunto un aspetto invernale…
A Torino la temperatura media stagionale è stata di 5,7 °C, 1 °C sopra la norma, decimo inverno tra i più tiepidi nella serie dal 1753 (al primo posto il 2006-07, con 7,0 °C).
Nei tre mesi sono caduti appena 27 mm di pioggia e neve fusa, un quarto del consueto, e più secchi di questo, nell’ultimo secolo furono soltanto, andando a ritroso, gli inverni (quasi tutti recenti) 2012-13, 1999-2000, 1989-90, 1980-81 – il più asciutto di tutti con 5,6 mm – e 1951-52.
Qualche goccia forse arriverà la prossima settimana. Più in là non si può vedere, e non resta che sperare nelle generose piogge di aprile e maggio, che di solito non tradiscono.”
Aggiungo che per fortuna, almeno in alta quota l’innevamento è piuttosto abbondante, figlio delle grandi precipitazioni di fine ottobre-inizio novembre.
Al Ciardoney da diversi giorni il manto totale al suolo è stabile a 165 cm. Non è granché, ma meglio di tanti altri anni passati in questo periodo.
Daniele Cat Berro
SMI Società Meteorologica Italiana onlus / Rivista Nimbus

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20180910 CiardoneyGhiacciaio Ciardoney (valle Soana) 10 settembre 2018
Daniele Cat Berro (SMI), il filmaker Stefano Rogliatti (collaboratore RAI Torino) e Umberto Bado di Guide Alpine Torino predispongono la perforazione del ghiaccio per la posa della nuova palina n. 4 tramite la sonda a vapore