nel 2015 oltre 4 mila persone hanno “volato” ai piedi della Quinzeina
(DA IL RISVEGLIO POPOLARE DEL 11 FEBBRAIO 2016 di Marino Pasqualone)
Sulla fune sospesa sopra il vallone del rio Bigio di “Arcansel – Il volo dell’Arcobaleno”, la prima struttura di “volo libero” in Piemonte inaugurata a Frassinetto poco più di un anno fa, nel corso del 2015 hanno volato la bellezza di 4 mila 383 persone, di età compresa tra gli undici e gli ottanta anni.
Considerato che l’impianto è rimasto aperto per 118 giorni, la media è dunque di 37 utenti per giornata di esercizio: e, visto che il costo del biglietto è di 35 euro per i singoli e 60 euro per le coppie, saltano agli occhi i risultati economici più che lusinghieri di quello che a molti sembrava davvero essere un… salto nel vuoto o comunque una scommessa azzardata, soprattutto nel contesto sovente chiuso e tradizionalista delle valli Orco e Soana.
Valli che, a parte perseguire da tempo ma con scarso successo il miraggio dello sci da discesa, duramente frustrato da inverni senza neve e con le primule fiorite a gennaio ai mille e cinquecento metri d’altitudine, non avevano però finora davvero saputo offrire qualcosa di veramente innovativo e capace di attrarre flussi turistici inediti ed interessanti.
Ma a spezzare questo vuoto pneumatico d’idee alternative, a volte riempito con piccole e grandi opere destinate a rimanere cattedrali nel deserto o velleitarie fughe verso traguardi inesistenti, questa volta è stato quel coraggioso gruppo di frassinettesi che hanno creato il nucleo della società privata “Turismo Frasinei srl” e, con il decisivo supporto dell’amministrazione comunale, hanno concretizzato a tempo di record il “sogno” di realizzare quello che, almeno fino ad un anno fa, era il primo ed unico impianto di volo libero nelle tre regioni italiane del nord-ovest (Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria).
“ Le stime iniziali erano di raggiungere un numero di voli non inferiore a 3.000 – 3.500 per garantire la sopravvivenza economica dell’impianto” sottolinea il presidente di Turismo Frasinei Daniele Boschis, obiettivo che, dati alla mano, nel primo anno di attività di Arcansel è stato ampiamente superato.
E tutt’altro che indifferenti per l’economia locale sono anche i numeri dell’indotto, soprattutto nel campo della ristorazione, raggiunti grazie al nuovo impianto: “ Stimiamo che le presenze nel 2015 a Frassinetto siano state complessivamente non inferiori a 12 mila persone (calcolando una media di almeno 2-3 persone al seguito di chi volava) – aggiunge Boschis – e possiamo quindi affermare che già dopo il primo anno di attività l’impianto Arcansel sta creando una importante leva economica sul territorio di Frassinetto”.
Senza dimenticare, come sottolinea ancora il presidente di “Turismo Frasinei”, che nella gestione diretta dell’impianto hanno trovato occupazione sei persone con contratto a chiamata a tempo indeterminato: “L’esperienza del primo anno di Arcansel ci ha confermato che è una attività proponibile a tutti e non uno sport estremo – conclude Daniele Boschis – pertanto per il 2016 ci poniamo l’obiettivo di realizzare una area ludica-ricreativa presso la stazione di arrivo, rivolta alle famiglie e ai bambini in particolare”.
E, con l’arrivo della bella stagione, c’è davvero fiducia che i tornanti della strada provinciale che conducono al “belvedere” di Frassinetto torneranno a riempirsi delle auto di coloro che, provenienti da un pò tutto il nord Italia e non solo, saranno attratti da questa piccola “Disneyland” alpina per gli amanti delle emozioni forti.
Scoprendo, al contempo, un angolo finora quasi sconosciuto di quelle valli e montagne che guardano al Gran Paradiso, che con fantasia ed intuito ha saputo inventarsi dal nulla un nuovo e promettente orizzonte turistico-economico.
Che oggi appare vasto come il panorama che, da Frassinetto, si può osservare guardando la sottostante pianura piemontese. Marino Pasqualone (marino-cobra@virgilio.it)
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