Una giornata spettacolare ha favorito anche quest’anno la festa del santo Patrono presso
il santuario di San Besso a quota 2019 metri. Fin dal primo mattino, sulla strada che conduce a Campiglia si è assistito ad una coda interminabile di automobilisti in cerca di posteggio che alla fine della mattinata giungeva ormai a valle di Ceneveri. Da Campiglia, il lungo serpentone si è poi snodato soprattutto nel versante dell’Azaria, mentre il versante di Pugnon è poi stato percorso per lo più per il rientro.
La Messa unica delle ore 10 è stata celebrata dal nostro parroco della valle Soana, coadiuvato da Don Raffaele, Don Valerio D’Amico, Padre Samuele, Padre Alessandro, oltre al diacono della valle Soana Massimo e Diacono Emanuele.
Una lunga processione ha poi percorso il solito tracciato attorno al Santuario, anche se bisogna riconoscere che anche durante la processione si poteva osservare altrettanta gente sparsa sulle alture.
Al rientro nell’atrio della chiesa Ivo, ha poi compiuto il rito dell’incanto dei doni offerti per le ingenti spese di restauro del Santuario.
A seguire pranzo conviviale e musica, canti e balli in allegria.
Alla Festa non sono ovviamente mancati il Ruga e Ahcapineri della Valle Soana, rispettivamente Ivo e Simona, oltre agli immancabili coscritti, giunti da Cogne attraverso il colle Arietta (3000 metri!)
