Dopo il successo della mostra “Migrazioni Italiane”, ospitata nelle scorse settimane, la
Biblioteca Civica inaugura la nuova esposizione fotografica “La restanza”.
La mostra “Migrazioni Italiane” ci ha guidato in un viaggio nella storia della migrazione italiana, un fenomeno che ha profondamente influenzato la nostra identità nazionale. Attraverso fotografie, documenti e testimonianze, abbiamo riscoperto le storie di milioni di italiani che, tra il XIX e il XX secolo, lasciarono il Paese in cerca di un futuro migliore. L’esposizione ha anche offerto l’opportunità di riflettere sul presente, in un’Italia che oggi è terra di accoglienza per chi, come i nostri antenati, cerca nuove opportunità. Pont Canavese, con la sua storia di emigrazione e resilienza, è stato un esempio vivo di queste vicende, ricordando l’importanza di mantenere viva la memoria storica.
La mostra “La restanza” ci conduce invece attraverso paesaggi e atmosfere autentiche del passato, invitandoci ad una riscoperta profonda delle nostre radici culturali. Le immagini, curate dalla fotografa Monica Bruno, rievocano frammenti di un’Italia rurale e genuina, esplorando il concetto di “restanza” come permanenza, testimonianza e identità. La sua ricerca fotografica cattura l’essenza di un tempo che scorre lentamente, ma che conserva un significato prezioso nella nostra memoria collettiva. Le foto ritraggono vari momenti di vita di una signora di Mont Pont che alleva le capre e produce formaggi, raccontando attraverso immagini suggestive il suo lavoro e facendoci riflettere sul modo in cui si può restare.
Come dice lo scrittore Vito Teti, “Partire e restare sono i due poli della storia dell’umanità. Al diritto a migrare corrisponde il diritto a restare, edificando un altro senso dei luoghi e di sé stessi. “Restanza” significa sentirsi ancorati e insieme spaesati in un luogo da proteggere e nel contempo da rigenerare radicalmente”.
Negli anni 50 gli ambienti rurali e montani, le periferie del mondo, sono stati depredati a favore delle Città: esercizi alimentari, sportelli di servizi, hanno via via chiuso per trasferirsi in conglomerati urbani. La restanza è possibile se si attua un’inversione di tendenza, che restituisca alle periferie la dignità di luogo dove vivere, lavorare, studiare, viaggiare. La trasformazione digitale e la trasformazione del mondo del lavoro possono essere preziosi alleati in questo processo, così come una visione del mondo che privilegi la sostenibilità ambientale, sociale e di governance rispetto allo sfruttamento indiscriminato delle risorse.
La Biblioteca Civica, attraverso queste iniziative, continua a rivestire un ruolo fondamentale nella promozione della cultura e nella valorizzazione del nostro patrimonio storico, consolidandosi come un faro di cultura, inclusione e dialogo per tutta la comunità. Vi invitiamo a partecipare alla mostra “La restanza” per un’esperienza di riflessione e scoperta.
Biblioteca Civica Ruffini di Pont Canavese Data inaugurazione mostra “La restanza”: 2 novembre 2024 Orario: 15
Esposizione dal 2 novembre al 1° febbraio 2025 Da martedì a giovedì 15/17:30 – Sabato 10-12
Per ulteriori informazioni, contattare:
Comune di Pont Canavese – Biblioteca Civica Ruffini Email: iania@comune.pontcanavese.to.it