RONCO CANAVESE – Se l’estate 2014 è stata dalle nostre parti, almeno fino alla metà di agosto, una delle più grigie e piovose degli ultimi decenni, i mesi di settembre e di ottobre si sono invece caratterizzati per lunghi periodi di bel tempo e, soprattutto, per le temperature (anche notturne) di matrice quasi estiva.
Conseguenze (piacevoli) di questo prolungamento fuori stagione dell’estate sono state, tra l’altro, la possibilità di continuare a raccogliere verdure copiose negli orti, mentre anche nei prati (almeno nei pochi delle valli Orco e Soana scampati al ritorno del bosco ed all’assalto dei cinghiali….) l’erba ha continuato a crescere folta e verde come in una nuova primavera.
Tanto che, ai mille e duecento metri della borgata Tiglietto di Ronco, in valle Soana, la scorsa settimana sono già fiorite addirittura le primule, anch’esse probabilmente ingannate da questo inizio d’autunno più simile ad una nuova primavera.
Certo è che l’inverno ed il gelo prima o poi arriveranno ad infrangere questo sogno “mediterraneo” sbarcato sulle pendici delle nostre Alpi, ma per intanto godiamoci queste giornate di sole e di aria ancora così insolitamente tiepida da far sbocciare il fiore che, nel suo stesso nome, evoca una primavera in realtà ancora ben lontana.
marino pasqualone
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