POCHE NOVITA’ PER IL VOTO A FRASSINETTO, RONCO E NOASCA di Marino Pasqualone

I tre sindaci uscenti Bonatto, Crosasso ed Aimonino cercano la riconferma
( tratto da IL RISVEGLIO POPOLARE del 19 maggio 2016 )
Nessuna sorpresa e calma piatta: questa è la prima impressione, largamente venata di deja-vù, che emerge dalle candidature a sindaco presentate per le prossime elezioni amministrative nei tre comuni delle valli Orco e Soana (Noasca, Frassinetto e Ronco Canavese) che il prossimo 5 giugno rinnoveranno i rispettivi consigli comunali.
Sono infatti l’esatta fotocopia di 5 anni fa i tre candidati a sindaco del comune di Ronco Canavese, dove il primo cittadino Danilo Crosasso, che è alla guida del principale paese della valle Soana ormai da 10 anni (preceduti da altre 3 mandati come sindaco della vicina Valprato Soana), si ripresenta per ottenere anche qui il terzo mandato consecutivo con la sua lista “Rinnovamento Democratico”.
A sfidarlo, come già accaduto nel 2011, saranno ancora una volta Armando Besso Rossio, con la sua lista “Insieme per la montagna”, e Giuseppe Colace, che stavolta è alla guida della lista ”L’alternativa per Ronco”: entrambi gli sfidanti in quell’occasione furono nettamente sconfitti da Crosasso, che ottenne oltre l’ottanta per cento dei voti, e costretti ad accontentarsi rispettivamente di due ed uno scranno di consigliere di minoranza.
Punta alla riconferma anche il sindaco di Frassinetto Marco Pietro Bonatto Marchello, alla guida della lista “Insieme per Frassinetto”, che sarà sfidato stavolta dal candidato a sindaco Alberto Giovannini Luca, attuale consigliere di minoranza, alla guida di una compagine ricca di giovani sotto le insegne della lista “Frasinej”.
Lotta, almeno apparentemente, quasi fratricida invece a Noasca, dove l’attuale vicesindaco Alberto Riva si candida stavolta a capo della lista di minoranza “Noasca per tutti, tutti per Noasca” contro il sindaco uscente Domenico Aimonino, in cerca di riconferma con la sua lista “Noasca siamo noi”.
Sempre a Noasca si assiste inoltre ad un “travaso” di candidati da una lista all’altra rispetto alla precedente tornata elettorale, con un rimescolamento che sembra far presagire la volontà di unire le forze in campo in vista di anni che per i piccoli comuni, ed ancor più per quelli di montagna, si prospettano ricchi di incognite sulla loro stessa sopravvivenza.
Da quanto sopra emerge quindi in modo abbastanza evidente nei tre comuni delle valli Orco e Soana chiamati al voto la carenza di nomi nuovi alla guida delle varie liste civiche, segno di un preoccupante calo della passione per la politica amministrativa locale e delle vivaci contrapposizioni che un tempo la caratterizzavano, animando così in occasione delle elezioni comunali anche i più piccoli paesi valligiani.
Da qualcuno questo è però letto come un segno positivo di unità di intenti, forse anche in parte fisiologico in paesi ormai ridotti numericamente al lumicino, ma per altri è invece l’ennesimo segnale di scarsa vitalità delle comunità locali, oltre che di impoverimento del confronto democratico tra idee e progetti amministrativi diversi ed alternativi.

Marino  Pasqualone
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