PONT chiusa l’edicola-cartoleria “LO STRILLONE” a cura di Marino Pasqualone

Dopo due anni dall’inizio della nuova gestione in paese resta una sola rivendita di giornali

(da IL RISVEGLIO  POPOLARE  del  3 agosto 2023)

PONT CANAVESE – Purtroppo è durata meno di due anni la nuova gestione dell’edicola e rivendita di cartoleria e giocattoli presente nella centralissima via Roscio di Pont Canavese: dalla fine del mese di luglio, infatti, “Lo strillone” ha chiuso i battenti, dopo che già un paio di settimane prima era cessata l’attività come rivendita di giornali.

E’ finita così, certamente con un pizzico di tristezza e di rammarico, la breve ma intensa avventura che il giovanissimo Matteo Brunasso Cassinin aveva voluto coraggiosamente intraprendere nel settembre di due anni or sono, rilevando e riaprendo la storica edicola, cartoleria e rivendita di giocattoli gestita nei decenni precedenti da Cornelia Roncaglia, decana del commercio pontese scomparsa nel mese di maggio del 2021 all’età di 92 anni.

Purtroppo la crisi complessiva dell’editoria quotidiana e periodica, con la sempre maggiore disaffezione dei lettori più giovani verso i giornali e le riviste di carta, unita nel caso di Pont Canavese allo spopolamento sempre più marcato del paese di fondovalle, oltre all’aumento tutt’altro che indifferente dei costi di gestione dell’attività degli ultimi mesi ed a motivi personali, hanno purtroppo indotto il titolare dell’edicola-cartoleria a dover gettare la spugna.

Quella fatta due anni fa dall’allora ventitreenne pontese era certamente stata una scommessa sul futuro che, però, affondava le sue radici e motivazioni nel passato: infatti Matteo ancora ricordava con un pizzico di nostalgia  i giorni magici dell’infanzia quando, proprio il negozio allora gestito da Cornelia, era una sorta di magico pozzo dei desideri per i bambini che come lui, una volta usciti dalle vicine scuole materne ed elementari, passavano davanti a quella vetrina piena di giocattoli, fumetti e buste di figurine degli eroi televisivi che andavano allora per la maggiore.

Ma, in questo mondo sempre più virtuale ed asettico dell’era di internet, sono sempre di meno gli adulti che acquistano giornali, riviste e libri, ed altrettanto meno numerosi i bambini che ancora si fermano incantati davanti ad una vetrina piena di quelli che, nelle canzoni di un tempo, venivano con un  linguaggio ormai desuteo chiamati i “balocchi”.

Adesso a Pont rimane dunque soltanto più una rivendita di giornali, annessa alla tabaccheria di via Marconi a due passi dal Municipio, a conferma di un commercio locale in contrazione e sempre più povero di offerte: ma se nei paesi, non solo di montagna, mancano negozi e servizi è anche perché, qui come altrove, a mancare sono anche gli acquirenti, sia potenziali ma ancor più quelli effettivi, che per i loro acquisti spesso si rivolgono altrove (centri commerciali oppure on line).

Come un gatto che si gira intorno inseguendo disperatamente la sua coda senza però mai riuscire a raggiungerla: ed ormai non si riesce più a capire se la colpa di questo impasse è della cocciutaggine del gatto oppure della coda che è diventata troppo corta.

                                                                                                          Marino Pasqualone