Sfida dalle valli «Birra con le nostre erbe» di Ornella De Paoli

L’amministrazione ha fatto produrre alcune bottiglie con una ricetta artigianale Bozzato: «L’esperimento sembra riuscito. Così si muove l’imprenditoria locale»
tratto dalla Sentinella del Canavese
Esperimento 1. Questa scritta un po’ enigmatica compare su eleganti manifesti con sfondo nero esposti nei bar e nei negozi della valle da quindici giorni a questa parte. L’esperimento in questione, in realtà, non ha nulla di misterioso, è semplicemente il nome provvisorio della ricetta di un nuovo prodotto, la birra artigianale bionda della Valle Soana. Una birra speciale realizzata con aggiunta di erbe di montagna, in questo caso di erica, di cui per ora sono state prodotte solo 260 bottiglie a livello di prototipo, distribuite, come detto, negli esercizi commerciali della valle durante il periodo delle festività pasquali e accompagnate da un questionario con il quale viene richiesto di commentarne il gradimento.

La novità di questa iniziativa, però, non è solo la creazione di una nuova birra dal gusto particolare, ma soprattutto il fatto che il promotore di Esperimento 1 sia il Comune di Valprato Soana. Proprio così, l’idea è partita dall’amministrazione comunale la quale, con l’intento di incentivare l’imprenditoria locale, ha chiesto ad un birrificio di San Giorgio di realizzare una nuova ricetta, per ora denominata Esperimento 1, che potrà essere commercializzata e di cui il Comune detiene la proprietà intellettuale. «Il Comune, ovviamente, non è interessato a produrla, l’obiettivo è di trovare qualcuno che creda nella valle e voglia portare avanti l’iniziativa – spiega il sindaco, Francesco Bozzato –. La speranza è che un giorno si presenti in municipio un giovane, o comunque qualcuno che intenda stabilirsi in valle e che abbia voglia di mettersi in gioco, di coltivare le erbe necessarie e magari di aprire un piccolo birrificio in loco. L’esperimento per ora ha dato buoni risultati, le birre prototipo sono andate a ruba e i commenti sono positivi».

Tutto era partito qualche mese fa da un’idea maturata a Campiglia dai consiglieri comunali Adriano Gea, vice presidente del Parco del Gran Paradiso, e Valter Pippinato, presidente dell’associazione Mastri artigiani delle Valli Orco e Soana ed esperto in coltivazione di erbe di montagna. «Si tratta di un’idea nata nell’ambito di un progetto più ampio relativo alle filiere corte e finalizzato alla ripresa di coltivazioni adatte alla montagna, come l’orzo, elaborato dal Gal Valli del Canavese – spiega Pippinato –. Noi abbiamo pensato prima al prodotto finale, cioè alla birra della Valle Soana che potrebbe essere prodotta con l’orzo e con altre erbe coltivate in valle, creando la prima ricetta al gusto di erica, a cui ne seguiranno altre». In previsione vi sono ricette per la birra della Valle Soana rossa e per quella scura, in attesa che si faccia avanti un imprenditore che apra un piccolo birrificio artigianale, una “brasserie” tutta valsoanina. Ornella De Paoli