Solidarietà alimentare: pubblicata l’ordinanza che assegna 400 mln (29/3) tratto da ANCI Piemonte

Pubblichiamo l’ordinanza del capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, che stabilisce i criteri per l’aiuto ai cittadini in difficoltà.

Il provvedimento, immediatamente operativo, prevede che i 400 mln di euro già annunciati dal premier Giuseppe Conte nelle scorse ore vengano suddivisi tra i Comuni italiani secondo due criteri:

una quota, pari all’80% del totale (320 milioni di euro), sarà girata in proporzione alla popolazione residente di ciascun comune;
il restante 20 per cento (80 milioni) sarà ripartito “in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun comune e il valore medio nazionale, ponderata per la rispettiva popolazione”.

In sostanza, maggiori risorse saranno destinate ai Comuni con i più alti tassi di povertà. Il contributo minimo spettante a ciascun Comune non potrà essere inferiore a 600 euro.

L’ordinanza prevede inoltre i criteri di distribuzione degli aiuti.
I sindaci potranno provvedere “all’acquisizione di buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari presso gli esercizi commerciali contenuti nell’elenco pubblicato da ciascun comune nel proprio sito istituzionale”.
I Comuni, grazie anche alle donazioni di privati, potranno comprare direttamente “generi alimentari o prodotti di prima necessità”, avvalendosi “per l’acquisto e per la distribuzione dei beni” anche degli enti del Terzo Settore.

Ecco i primi consigli utili ma non vincolanti per l’applicazione dell’ordinanza, in attesa delle linee guida nazionali:

accedono prioritariamente alla misura di “solidarietà alimentare” coloro che non hanno altri contributi pubblici;
per l’individuazione dei beneficiari, in raccordo con gli enti gestori dei servizi socio-assistenziali, si può partire dai nuclei seguiti da servizi sociali, purché con la regola detta sopra;
la sussistenza dei requisiti può essere resa mediante autocertificazione (auspicando che venga stabilito un modello unico a livello nazionale);
al momento pare si possa procedere con voucher o con pacchi alimentari (anche con confezioni ad hoc, ad esempio nel caso di bimbi piccoli). L’ipotesi dei pacchi alimentari garantisce che i soldi siano effettivamente spesi per beni di prima necessità e consente donazioni di aziende;
per l’organizzazione della distribuzione si può procedere a livello di COC/COM/COI, in collaborazione con il volontariato di protezione civile e di protezione sociale, ovvero anche utilizzando o richiamando in servizio personale comunale, da adibire alle informazioni alla cittadinanza, alla ricezione delle domande, alla distribuzione e altre attività operative;
sul piano amministrativo, un decreto del sindaco può fornire gli indirizzi sulla raccolta dei fabbisogni e per l’organizzazione della distribuzione. Gli atti a rilevanza contabile sono adottati dai dirigenti/posizioni organizzative competenti.
Scarica qui l’ordinanza_658 della Presidenza del Consiglio dei Ministri
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