Torre Lavina a 360 gradi di Loris de Lazinet

Fin da quando l’uomo vive in montagna, è sempre stato sottoposto alle insidie della natura. La caduta di valanghe ha sempre colpito l’immaginazione e provocato il terrore. Dal latino labes, caduta, scivolata, sono derivati labina, slavina, lavenci in patois valsoanino, lavança che in francese si è legata con valle diventando avalanche. L’origine del vocabolo risiede nel preindoeuropeo LAV, LAP, lastra di pietra scivolosa,da cui deriva anche il termine losa.
Ed ecco che ritroviamo la nostra Torre di Lavina, che con i suoi 3308mt di altezza, rappresenta una delle montagne simbolo della val di Forzo e della valle Soana, nonostante non sia la piu alta. La sua vetta piramidale è una di quelle di cui non ci si stanca mai di raggiungere, da ogni suo versante.
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