Un defibrillatore in ogni stazione del soccorso alpino tratto da Quotidiano Canavese

Questo traguardo costituisce per il soccorso alpino un importante passo in avanti per

fornire un’ulteriore risorsa in caso di intervento

CANAVESE – Attraverso una serie di bandi riservati all’implementazione delle attrezzature nell’ambito della Protezione Civile Nazionale, il settore sanitario del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese ha finalizzato l’acquisto di defibrillatori semiautomatici che ora fanno parte integrante dell’attrezzatura a disposizione di tutte le 51 stazioni del servizio regionale piemontese del soccorso alpino. 

«Si tratta della conclusione di un ambizioso progetto – racconta Diego Naso, medico del coordinamento regionale Sasp – iniziato anni addietro con la formazione di tutti i 1200 tecnici alle manovre di rianimazione cardiopolmonare e all’utilizzo del defibrillatore semiautomatico. Ora, grazie a un cospicuo impegno economico, possiamo annoverare nella dotazione sanitaria di ogni stazione di soccorso un Dae di ultima generazione».

Questo traguardo costituisce per il soccorso alpino un importante passo in avanti per fornire un’ulteriore risorsa in caso di intervento, soprattutto durante le operazioni più lunghe, con pazienti critici, la cui evoluzione clinica può condurre a un arresto cardiaco nel corso del trasferimento. «Numerose sono state le vite salvate grazie a questo strumento: la nostra speranza è incrementare ulteriormente l’efficienza e l’efficacia del nostro servizio a tutela della salute dei fruitori della montagna e di tutti i cittadini».