Valli Orco e Soana: l’Unione Montana V.O.S. punta sulle energie rinnovabili a cura di Marino Pasqualone

Nasce L’associazione “Fervores” Tra L’ente Montano e 6 Comuni delle Valli

(da IL RISVEGLIO POPOLARE del 23 febbraio 2023)

Il legname dei boschi, l’acqua turbinata che diventa energia elettrica, i pannelli solari e le pale eoliche: c’è tutto questo nel logo dell’associazione “Fervores”, l’ultima nata nel percorso che l’Unione Montana Valli Orco e Soana ha intrapreso per raggiungere l’autosufficienza energetica, favorendo e coordinando lo sfruttamento delle energie rinnovabili presenti sul territorio.

L’obiettivo della nuova associazione, costituita nelle scorse settimane tra l’Unione Montana Valli Orco e Soana ed i sei Comuni che ne fanno parte (Frassinetto, Ingria, Noasca, Pont Canavese, Ronco Canavese e Valprato Soana),  è la gestione di una comunità energetica definita “rinnovabile e solidale”, che avrà come riferimento prioritario il territorio dei comuni aderenti all’Unione stessa.

Per arrivare alla costituzione dell’associazione “Fervores” l’ente montano, guidato dal presidente (nonchè sindaco di Frassinetto) Marco Bonatto Marchello, ha partecipato con successo nella primavera dello scorso anno all’avviso pubblico «Sinergie», promosso dalla fondazione “Compagnia di San Paolo”, rivolto agli enti pubblici e del terzo settore interessati allo sviluppo di comunità energetiche rinnovabili a impatto sociale.

L’obiettivo è di incrementare l’installazione e l’uso di fonti energetiche rinnovabili, promuovere iniziative di autoproduzione condivisa di energia e una maggiore consapevolezza sui temi del cambiamento climatico: grazie al buon esito del bando l’ente è attualmente supportato da un gruppo di lavoro qualificato con esperti del Politecnico di Torino, messo a disposizione dalla “Compagnia di San Paolo” per costituire e avviare l’attività della nuova comunità energetica valligiana.

L’associazione non avrà scopo di lucro e perseguirà come obiettivo principale quello di fornire benefici ambientali, economici e sociali a livello di comunità, agli associati ed alle aree locali in cui opera: “La costituzione della comunità energetica rappresenta il primo passo della “Green Community” locale – afferma il presidente dell’Unione Montana Marco Bonatto Marchello – L’associazione infatti potrà acquistare o realizzare impianti di produzione di energia rinnovabili in proprietà o acquisirne la disponibilità per perseguire la sua finalità. L’energia prodotta sarà utilizzata prioritariamente per l’autoconsumo o per la condivisione con i membri della comunità energetica rinnovabile, mentre l’energia eventualmente eccedentaria potrà essere accumulata e venduta anche tramite accordi di compravendita di energia elettrica rinnovabile. Siamo in piena continuità con quanto richiesto alle Unioni montane dalla legge regionale, ovvero la realizzazione di comunità energetiche finalizzate a valorizzare in modo integrato e sostenibile il proprio patrimonio socio – culturale, economico, ambientale ed energetico”.

In una seconda fase saranno ammessi all’associazione “Fervores” in qualità di soci anche i soggetti privati interessati a farne parte, in particolare le piccole e medie imprese presenti sul territorio: “Ritengo che l’associazione “Fervores” potrà rappresentare uno strumento efficace e funzionale agli obiettivi di sviluppo territoriale, tanto più che nel Pnrr, tra le misure da finanziare, è prevista quale priorità il sostegno delle Comunità energetiche – aggiunge ancora il presidente dell’Unione Montana Valli Orco e Soana –   e noi siamo pronti, dopo la Green community “Sinergie in Canavese”, ad intraprendere anche questa nuova azione di sviluppo per i nostri territori”.

Dunque le amministrazioni comunali delle valli, dopo una lunga stagione in cui lo sfruttamento delle energie rinnovabili, ed in particolare negli ultimi anni quelle legate alle piccole derivazioni ad uso idroelettrico, sono state in gran parte appannaggio di aziende private, intendono finalmente tornare protagoniste nell’autoproduzione energetica sfruttando, per quanto ancora è possibile, le molte risorse che è in grado di fornire la montagna.

                                                                                                          Marino  Pasqualone