tratto dalla Sentinella del Canavese di Ornella De Paoli
VALPRATO SOANA. Solo 100 euro all’anno, o poco più. È il canone richiesto dall’amministrazione comunale per l’affitto dello skilift di Pianprato, rimasto fermo lo scorso anno per mancanza di gestori. Una somma simbolica che dimostra la volontà del Comune di rilanciare il turismo invernale, come ha dichiarato il sindaco Francesco Bozzato, nel corso della seduta del consiglio comunale svoltasi venerdì scorso. «In seguito ad un’attenta indagine di mercato, valutando l’andamento delle precedenti gestioni e la situazione attuale dell’economia nazionale e del Canavese e anche la crisi che il nostro Paese sta attraversando, l’amministrazione di Valprato ha deciso di ridurre i canoni di affitto richiesti nei precedenti bandi, per incentivare l’apertura entro il prossimo inverno di tutte le strutture comunali – ha specificato Bozzato -. In modo particolare, per la gestione della sciovia di Pianprato la richiesta a base d’asta è puramente simbolica, segnale di quanto l’amministrazione intenda assecondare l’apertura dell’impianto sciistico e della pista di fondo, vero volano dell’economia turistico-ricettiva dell’intera Valle Soana per il periodo invernale, riacquistando il flusso turistico perso nella stagione passata». I 100 euro sono la base d’asta prevista dal bando in scadenza venerdì 24 ottobre per la concessione in gestione dell’impianto di risalita e delle strutture complementari, ossia il tapis roulant, il locale infermeria e noleggio attrezzature, il battipista, l’impianto di innevamento artificiale, un generatore di neve e un gruppo elettrogeno. Oltre a questo bando il Comune ne ha pubblicati altri per la gestione delle diverse strutture comunali di Pianprato e del capoluogo, anche questi con canoni ribassati rispetto al passato e con scadenza il 24 ottobre. Per il terminal turistico, che si trova in Piafi dli Ruga a Pianprato e che comprende bar, ristorante , albergo con 16 posti letto, piastra polivalente e relativo edificio a servizio, la base d’asta è di 5.500 euro annui, la stessa prevista per la Casa del fondo (bar – ristorante – albergo con 24 posti letto) che si trova a due passi dallo skilift. In entrambi i casi il canone è ridotto del 50 per cento per il primo anno di attività. Non sono previste riduzioni per il primo anno, invece, per la struttura del capoluogo comprendente bar, ristorante, pizzeria, negozio alimentari nonché area camper e campo sportivo polivalente con annessi spogliatoi, per la quale il canone base è di 4mila euro. Nessun bando, invece, per la gestione della nuova seggiovia, ultimata e collaudata, ma per ora non raggiungibile in auto.
Ornella De paoli