Pont: In festa i donatori di sangue FIDAS a cura di Marino Pasqualone

tanti i donatori premiati con distintivi e medaglie d’oro

(da IL RISVEGLIO POPOLARE del 7 ottobre 2021)
PONT CANAVESE – Neppure la pandemia ha fermato i donatori di sangue della Fidas di Pont Canavese, che nell’anno lasciato alle spalle hanno comunque raccolto quasi 500 sacche di sangue, e domenica scorsa, 3 ottobre, il gruppo “Romano Costa” guidato dal presidente Guido Bussacchetti ha festeggiato il traguardo del 72° anniversario di fondazione.
La giornata di festa per i Donatori di sangue della Fidas di Pont è iniziata con il ritrovo nel piazzale davanti alla chiesa parrocchiale di San Costanzo, dove poi è stata celebrata la Messa dal Pievano don Aldo Vallero in suffragio di tutti i donatori defunti, al termine della quale è seguita la premiazione dei donatori benemeriti.
La terza medaglia d’oro, per il traguardo delle 100 donazioni effettuate, è stata consegnata a Guido Bussacchetti, Silvano Reverso e Bruno Riva; la seconda medaglia d’oro è andata a Mario Ambrosio, Danilo Ricca e Bruno Rolando, mentre la prima medaglia d’oro è stata data a Michele Aimonetto, Emiliano Bogino, Andrea Bruda, Walter Buzio, Enzo Campagnolo, Laura Castagna, Roberto Cavagnet, Giuseppe Cirelli, Francesco Felizia, Giovanna Masiero, Sergio Roscio, Martino Serena e Virgilia Ucci.
A 20 donatori è poi stato consegnato il distintivo d’argento, a 16 quello di bronzo ed a altri venti il diploma di benemerenza.
Insomma, nonostante il sensibile calo della popolazione residente soprattutto giovanile registrato negli ultimi decenni, sia a Pont Canavese che nei paesi valligiani da cui anche provengono i donatori del gruppo Fidas pontese, resta ancora ben viva la fiammella accesa nell’ormai lontanissimo 28 settembre del 1949, quando un drappello di uomini e donne pontesi guidati dal compianto cavalier Romano Costa, a cui è dedicato il nome del gruppo, fondarono questa associazione.
Sodalizio che, oggi come ieri, ha nei suoi scopi l’aiuto disinteressato del prossimo che si trovasse nella necessità di aver bisogno di una trasfusione, tracciando anche quassù tra l’Orco e la Soana una lunga scia di solidarietà che si tramanda ormai da più generazioni.
La giornata di festa è poi proseguita con il pranzo sociale presso il ristorante “Valentino” a Filia di Castellamonte. Marino Pasqualone