CAI SPARONE – venerdì 5 giugno 2015 – conferenza Daniele Cat Berro

IL CLIMA CAMBIA…NOI CAMBIAMO?
In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente il CAI – Sottosezione di Sparone ,
organizza per Venerdì 5 Giugno 2015, ore 21.00, presso il Salone Polifunzionale di Sparone, la conferenza:
“Cambiamenti climatici nel futuro”
Relatore:  Daniele Cat Berro  (Ricercatore presso la Società Meteorologica Italiana, Redattore  della Rivista “Nimbus”).
La giornata si articolerà in tre momenti di cui due incontri con gli studenti delle Scuole Medie di Pont e Locana al mattino, mentre alla sera ci sarà una conferenza aperta a tutti coloro che vorranno partecipare.
Si riportano in sintesi alcuni spunti oggetto di esame e presenti sull’opuscolo Clima ed Energia – Capire per agire.
Il Clima è il risultato di un complesso insieme di interazioni tra l’energia in arrivo dal sole, la composizione dell’atmosfera, le nubi, i suoli, le foreste, i ghiacciai, gli oceani, le superfici modificate dall’uomo…..                                                                                                                                                          …..Gli oceani sono però tra i più importanti “motori” del clima terrestre: assorbono enormi quantità di energia termica che poi viene trasportata attraverso le correnti oceaniche e lentamente ceduta all’atmosfera.
Il Tempo è definito dalla situazione atmosferica osservata in un dato luogo e in un dato momento, e può variare sensibilmente da un giorno all’altro.
Con Clima si intendono le condizioni atmosferiche che di solito si riscontrano su una Regione su scale temporali di decenni, secoli o millenni.
Oggi preoccupa il rapido riscaldamento atmosferico, come risulta dalle osservazioni dell’incremento delle temperature medie dell’aria e degli oceani, dal diffuso regresso delle superfici coperte da neve e ghiacciai e dall’aumento dei livelli medi del mare.
Secondo i climatologi di tutto il mondo il netto e rapido aumento della temperatura globale osservato negli ultimi decenni non è più spiegabile considerando solo i fattori naturali, e molto probabilmente è frutto dell’emissione di gas serra da parte delle attività umane degli ultimi due secoli.
Il cambiamento climatico è già avviato ( ve ne siete accorti ?) e non è più possibile arrestarlo del tutto: i gas serra hanno tempi di permanenza nell’atmosfera anche superiori al secolo (120 anni per il CO2) e gli oceani rilasciano lentamente il calore accumulato.
L’obiettivo prioritario è dunque la sua MITIGAZIONE, contenendo il riscaldamento su livelli meno pericolosi possibile per gli ecosistemi e l’uomo, vale a dire entro i 2°C circa rispetto all’era preindustriale.
Possiamo pensare alla Mitigazione come all’insieme degli interventi mirati ad “aggredire” le cause dei cambiamenti climatici. Efficienza e Risparmio Energetico, Energie Rinnovabili, Nuove Tecnologie per l’assorbimento …… sono alcune opzioni di mitigazione studiate dalla comunità scientifica.
Se la Mitigazione si riferisce alle cause, l’Adattamento riguarda gli impatti dei cambiamenti climatici. La Mitigazione è auspicabile e necessaria, ma l’Adattamento è e sarà inevitabile.
Di fronte ai problemi ambientali, di cui il riscaldamento globale è solo l’aspetto più vasto e complesso, economia, industria e singoli individui sono chiamati a cambiare abitudini e obiettivi, costruendo un mondo più sostenibile, attraverso l’efficienza nell’uso delle risorse e dell’energia, la riduzione degli sprechi, la diffusione delle energie rinnovabili.
Dosare con saggezza i nostri consumi, evitare gli sprechi di tutti i tipi, ridurre la produzione di rifiuti aiutano a risparmiare molta energia e dunque a limitare le emissioni di gas a effetto serra.
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Altre importanti indicazioni possiamo trovarle dalle Risultanze del Quinto Rapporto IPCC, consultabile e scaricabile da: htpp://www.comitatoscientifico.org/temi%20CG/clima/ar5.htm (sintesi del quinto rapporto IPCC sui cambiamenti climatici)
L’Intergovernmental Panel on Climate Change – IPCC (Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico)  è il foro scientifico costituito nel 1988 da due organismi delle Nazioni Unite, l’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO) ed il programma delle Nazioni unite per l’Ambiente (UNEP) allo scopo di studiare il riscaldamento globale.
Esso è organizzato in tre gruppi di lavoro:
• Il gruppo di lavoro I si occupa delle basi scientifiche dei cambiamenti climatici;
• il gruppo di lavoro II si occupa degli impatti dei cambiamenti climatici sui sistemi naturali e umani, delle opzioni di adattamento e della loro vulnerabilità;
• il gruppo di lavoro III si occupa della mitigazione dei cambiamenti climatici, cioè della riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (a cui si riferisce il documento di sintesi del quinto rapporto).
I “rapporti di valutazione” periodicamente diffusi dall’IPCC sono alla base di accordi mondiali (spesso disattesi) quali la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.
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La Montagna e l’Ambiente in cui viviamo riguardano tutti.
Il nostro auspicio è che parta dal basso (dalla gente) e dall’alto (dai governanti) una presa di coscienza e attenzione per l’Ambiente, per la Montagna, per la Natura per tutelare il territorio sempre più fragile eppure così importante non soltanto per noi, ma anche per le generazioni future.

Tutti sono invitati a partecipare