Sparone: I percorsi della fede in Canavese

Il Canavese di Arduino e di Warmondo, visto questa volta soltanto con gli occhi del grande prelato che dall’alto del Duomo, all’inizio dell’anno Mille, cercava di costruire la diocesi qual è oggi, ricca di chiese, pieve, cappelle, cattedrali, abbazie e Vie Crucis che confermano la profonda fede della popolazione locale nei confronti di Dio e di tutte le divinità che lo circondano.
Sollecitato questa volta dal vescovo della diocesi eporediese, mons. Edoardo Aldo Cerrato, Rolando Argentero ha cercato di svolgere diversi percorsi sul territorio fino a individuare 13 itinerari che dimostrano come nel nostro beneamato territorio non esista borgo, per sperduto che sia, che non disponga del proprio luogo di fede: nella bellissima valle Soana o in quella più selvaggia di Ribordone o lungo le sponde dell’Orco, o un po’ dovunque nel verde Canavese.
Chiese, santuari, luoghi di culto e di devozione, tantissime espressioni artistiche parlano di una storia che affonda molto indietro la proprie radici, ma che continua oggi nei credenti. Per essi è fare memoria di ciò che sono chiamati a essere; per chi credente non è, vederle è studium: intelligente interesse, impegno a conoscere.
Presentando le chiese e gli edifici di culto sorti lungo i secoli nella nostra terra, i quattro volumi che descrivono I percorsi della fede in Canavese (1. Ivrea & Canavese Orientale; 2. Il Canavese delle Valli Dora, Chiusella, Sacra e Soana; 3. Il Canavese intorno a Rivarolo e a Chivasso; 4. Alto Canavese, Cuorgnè e Valli dell’Orco) documentano attraverso i testi e le immagini la realtà (fatta di storia, cultura,  arte e territorio),  che rappresenta un solido punto di partenza per ogni vera conoscenza.
Ogni volume ha la prefazione di un vescovo. Se per il primo è sembrato quasi d’obbligo rivolgersi al “padrone di casa”, mons. Edoardo A. Cerrato, che ha risposto con entusiasmo; in seguito gli autori sono stati, per il secondo volume mons. Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea; per il terzo mons. Pier Giorgio Debernardi, vescovo di Pinerolo e già vicario nella diocesi di Ivrea; per il quarto l’arcivescovo di Cagliari, mons. Arrigo Miglio, già vescovo a Iglesias e a Ivrea.
Le quattro opere sono state presentate, con cadenza trimestrale, alla presenza dei vescovi autori delle prefazioni: il primo a Ivrea, nella chiesa di San Lorenzo; il secondo a Castellamonte, in collaborazione con Terra mia; il terzo nell’Abbazia di Fruttuaria; l’ultimo, infine, a Pont Canavese, nella chiesa dedicata a Santa Maria, a Doblazio.
Molte presentazioni sono successivamente avvenute, con un’ampia partecipazione di pubblico, nei paesi di cui si parla nei quattro volumi; molte sono in cantiere per diffondere la conoscenza e l’amore per la nostra terra.

Una delle prossime avrà luogo a Sparone, nella chiesa di San Giovanni Battista
in frazione Peretti, venerdì 23 settembre alle ore 21
alpette