Alta valle Soana: manca la neve ma non i cinghiali!

La pressoché totale assenza di precipitazioni ormai da tre mesi, finora ha

messo in ginocchio il turismo invernale non solo nelle valli Orco e Soana ma quasi tutto l’arco alpino.
Nell’alta valle Soana, dove ormai la neve è risalita ben oltre quota 2000 metri la visione che si presenta all’escursionista, credo che sia quasi paragonabile ad un paesaggio lunare, piuttosto che ad un’immagine di montagna del mese di Febbraio.
Salendo per esempio la sterrata che si snoda da Piamprato fino al rifugio “Rosa dei Banchi” a quota 1874 il turista (senza le ciaspole nonostante la stagione!) potrebbe farsi prendere dallo sconforto, non solo per i cupi colori “autunnali” ma soprattutto per la quantità di zolle sollevate dal grufolare dei cinghiali in cerca di cibo.
La neve caduta durante una normale stagione invernale in montagna, mantiene di solito l’enorme cinghiale a quote decisamente più modeste.
Non così, purtroppo, in questo strano inverno, dove la mancanza di neve e le temperature spesso elevate, hanno favorito l’escursione del grosso quadrupede fino ad arrivare a 2000 metri alla ricerca del cibo.
La montagna in questo caso, nello specifico tutti gli alpeggi delle nostre valli, nella prossima stagione estiva, dovranno mettere in bilancio un ulteriore impoverimento che associato alla perdurante siccità temo che non sarà di poco conto.
Sappiamo che lo stesso problema viene sollevato dagli agricoltori in pianura che da tempo chiedono alla Regione e Città Metropolitana azioni concrete per ridurre il numero dei cinghiali, fino a … mobilitare l’esercito. (vedi articolo di Quotidiano Canavese) ma il danno, quassù, la lacerazione delle cotiche erbose, nell’impossibilità  dell’aratura come avviene in pianura, risulterà ancora visibile per anni, impoverendo ancora di più i nostri pascoli di montagna.
Inoltre, ad oggi, 28 febbraio 2022 il rio Piamprato, presso la frazione dell’alta valle a quota 1551 si presenta a … a secco! Non è la prima volta che succede ma al momento, non possiamo certo contare sulla fusione della neve che non c’è.
Possiamo solo sperare che venga ancora la neve, oppure la pioggia, a risanare almeno il bilancio idrico per la prossima stagione estiva.