Basta negozi chiusi in montagna. Bando per evitare che spariscano di Ornella De Paoli

Ingria, in Val Soana, è un esempio: non un esercizio commerciale, soltanto un bar punto ristoro Proposta del ministro Costa: 20 milioni da destinare a quelle realtà dove le attività sono più carenti
tratto da La Sentinella del Canavese di Ornella De Paoli
INGRIA. In Italia vi sono 600 Comuni senza alcun esercizio commerciale, 80 sono in Piemonte. Nelle Valli Orco e Soana nessun Comune ne è del tutto privo, ma in alcuni casi la situazione non è delle migliori, come a Ingria, dove non vi è nessun negozio e per acquistare i generi alimentari gli abitanti, e i villeggianti, devono percorrere una decina di chilometri, salendo a Ronco o scendendo a Pont. Un esercizio commerciale, comunque, esiste anche in questo angolo della Valle Soana, è il bar punto di ristoro Pont Vièy, aperto da alcuni anni grazie ad un progetto del Comune. Ma tutti questo potrebbe cambiare o, almeno, è quanto si augura chi vive in questi luoghi o ci arriva per trascorrere una giornata, o un fine settimana, di relax, a contatto con la natura.
C’è un bando, in effetti, di 20 milioni di euro per contrastare la desertificazione commerciale nelle zone montane. È stato il cuneese Enrico Costa, ministro per gli Affari regionali e le autonomie, a proporre di destinare le risorse del Fondo nazionale per la montagna ad incentivi per il mantenimento di esercizi commerciali e giovedì scorso, la Conferenza Unificata (istituto consultivo Stato, Regioni, autonomie locali) ha dato il via libera. Il bando verrà aperto nei prossimi giorni e sarà destinato esclusivamente ai Comuni totalmente montani, dove non vi siano più, o siano carenti, negozi, bar ed altri esercizi, i quali potranno presentare progetti volti ad incentivare gli esercizi commerciali per l’avvio, il mantenimento o l’ampliamento dell’offerta commerciale anche in forma di multiservizi (tra cui, acquisto di arredamento, realizzazione o partecipazione a siti di e-commerce, acquisto o noleggio di strumenti per la realizzazione di internet point).
Saranno finanziati anche progetti finalizzati a servizi di consegna su ordinazione delle merci a domicilio, servizi di trasporto, ove mancanti o non sufficienti per le esigenze della popolazione locale, con particolare riferimento a quella residente nelle frazioni, per il raggiungimento delle sedi dei mercati. Sono previsti finanziamenti per 537 progetti annuali da 25 mila euro ciascuno e per 57 progetti di durata triennale da 100mila euro, che varranno suddivisi tra le Regioni secondo coefficienti individuati dall’Istat.
«Si tratta di un tassello nelle politiche nazionali e locali molto importante – dichiara Lido Riba, presidente Uncem Piemonte -. Dare alla
montagna nuovi strumenti per generare impresa e valore è fondamentale. Il fondo di 20 milioni di euro può aiutarci a proseguire un intenso lavoro che stiamo facendo anche verso la “fiscalità di vantaggio”, che dovrà essere presto introdotta nelle aree montane».
Ornella De Paoli