Il World Economic Forum ha pubblicato il Global Risks Report 2018.
Secondo cui, i fattori ambientali che vanno dalle condizioni meteorologiche estreme al mancato adeguamento ai cambiamenti climatici dovrebbero essere le nostre maggiori preoccupazioni.
Ogni anno oltre 1000 esperti da tutto il mondo in tutti i campi dalla politica alle scienze si riuniscono a Davos in Svizzera per discutere sui principali rischi che l’umanità dovrà affrontare nell’immediato futuro. Il rapporto finale valuta la gravità di ciascun rischio globale in base alla sua probabilità e ai potenziali impatti. Nell’incontro del 23 Gennaio scorso tenutosi non senza difficoltà a causa della neve, ben 3 metri, le condizioni meteorologiche estreme e i disastri naturali hanno ottenuto il punteggio più elevato in entrambe le categorie.
Sembra impossibile ma a preoccupare maggiormente gli esperti del World Economic Forum non sono i rapporti politici tra alcune super potenze, uno fra tutti USA-Korea del Nord e nemmeno le questioni economiche o i traffici illeciti. Un conflitto è infatti ritenuto assai improbabile e gli effetti della crisi economica iniziata nel 2007-2008 starebbero iniziando a passare. Preoccupano di più invece le conseguenze dei cambiamenti climatici.
Gli eventi climatici estremi ritenuti più pericolosi di una guerra? Escludendo un conflitto che utilizzi armi di distruzione di massa, ritenuto assai improbabile, si. Nel 2018 dovrebbero preoccuparci di più uragani, tornado, temporali, siccità, incendi, ondate di caldo e di freddo rispetto al resto dei problemi. La gran parte degli esperti, circa il 60% ritiene che questa sarà la maggiore minaccia per l’anno appena iniziato. D’altra parte questo sarebbe il secondo anno consecutivo in cui le conseguenze climatiche salgono in prima posizione e non a caso. Se si esamina la sola stagione degli uragani 2017 senza tenere conto delle altre catastrofi provocate da eventi minori, i danni globali sono ammontati a 292.23 miliardi di dollari.
tratto da 3BMeteo
